Le auto in Italia sono per l’85% alimentate a benzina o gasolio – .

Le auto in Italia sono per l’85% alimentate a benzina o gasolio – .
Le auto in Italia sono per l’85% alimentate a benzina o gasolio – .

La transizione verso mobilità sostenibilequella tanto desiderata e ricercata dal Governo e dall’UE con normative sempre più stringenti, sembra essere un miraggio in Italia. Nel Bel Paese, infatti, pare che gli automobilisti siano da tempo affezionati al motore termico, con ssempre più auto a benzina e diesel percorre le strade da Nord a Sud, suonando un forte campanello d’allarme. Proprio nelle settimane in cui continua la discussione sullo stop alla produzione nel 2035, i carburanti continuano a dominare il mercato, continuando la loro egemonia assoluta.

In Italia dominano benzina e gasolio

Il comitato scientifico di ECO, il festival della Mobilità Sostenibile e delle Smart Cities che si terrà a settembre, ha fotografato la situazione attuale del parco circolante in Italia. I dati in mano agli esperti, infatti, non mentono e le percentuali di auto circolanti nel Bel Paese sono allarmanti.

I numeri, è bene sottolinearlo, si riferiscono al 2022, ma non sono certo lontani dagli scenari del 2023 poiché il flop nelle vendite di auto elettriche certifica l’assoluta preferenza degli italiani per la guida. Secondo i dati elaborati, infatti, la85,8% delle auto circolanti nel nostro Paese sono alimentate da benzina o gasolio.

Numeri esagerati, soprattutto perché si tratta di auto altamente inquinanti. E lo specchio della situazione sono gli alti livelli di inquinamento delle nostre città, con solo due periodi in cui le emissioni sono diminuite, precisamente tra il 2007 e il 2019, e poi nel 2020 a causa della pandemia, ma dal 2021, quando sono state eliminate le restrizioni anti-covid, il i dati hanno ripreso a crescere in modo preoccupante.

Anche il trasporto merci non aiuta

Una situazione che certamente non migliora se si guarda alle scelte delle aziende che si occupano di trasporto merci. I mezzi che circolano in Italia, infatti, sono quasi tutti a gasolio.

In numeri, la traduzione è del 98,3%, praticamente tutta. E i dati su emissioni di gas serranon sorridono, con una crescita del 7,4% negli ultimi trent’anni, completando un quadro preoccupante.

La chiamata per una mobilità sostenibile

Ma cosa si può fare per provare a invertire la tendenza? Va ricordato che forse c’è stato un tentativo di cambiare la mentalità benzina-centrica, con gli incentivi per le auto elettriche che si sono esauriti in 9 ore di recente. Ma non è certo sufficiente, perché è come una goccia nell’oceano.

A lanciare l’appello è stato il comitato scientifico di ECO, sottolineando come sia assolutamente necessario invertire questa tendenza, migliorando l’intermodalità, la sostenibilità e l’efficienza nel settore dei trasporti e cercando di conseguenza di diffondere le auto elettriche e ibride, ma anche quelle plug-in.

Roberto Pella, vicepresidente vicario dell’Anci, ha sottolineato: “La mobilità sostenibile e la ciclabilità in particolare, sono un fattore sempre più determinante nel plasmare la configurazione dei comuni e delle città, e la loro qualità della vita. Oggi, reti e servizi sono resi sempre più efficienti con l’uso di soluzioni digitali a vantaggio di cittadini e imprese. Una città intelligente, in questo senso, ha molto da esprimere in termini di riduzione delle emissioni e tutela dell’ambiente ma anche in termini di innovazione sociale e inclusione.“.

 
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