Camogli – Si chiamava Eros Coppola, era un elettricista di Busalla (Genova) ma abitava a Genova Pontedecimo, l’uomo morto oggi cadendo da un sentiero sul Monte di Portofino. Alla tragedia ha assistito la sua compagna, che ha lanciato l’allarme e ora è sotto shock. I due erano appassionati di escursionismo e avevano l’attrezzatura giusta per quel percorso si spiegò, una ferrata che in alcuni tratti si può percorrere agganciati ad una corda di sicurezza. Indagini in corso per capire cosa sia successo.
Il fratello della vittima aveva appreso la notizia dell’incidente e per un presagio si era recato all’ospedale San Martino di Genova per avere informazioni. Non ha trovato il fratello ma poco dopo ha ricevuto una telefonata dai carabinieri che gli chiedevano di recarsi a Camogli (Genova) per una comunicazione. A quel punto ha capito.
I divieti ieri dal Parco Regionale per mettere in sicurezza il pass
Proprio ieri si era varato il consiglio di amministrazione del parco regionale alcune restrizioni per un tratto del sentiero. Modificando le regole di accesso di uno dei punti più panoramici del Parco di Portofino sul sentiero che, dalle Batterie, va a San Fruttuoso passando per Cala dell’Oro e Costa del Termine. IL nuove regole sono gli stessi dell’uso di Via dei Tubi, l’acquedotto ottocentesco che riforniva Camogli, dove si possono effettuare escursioni solo se autorizzate dall’Ente Parco di Portofino. L’hanno deciso consiglio di amministrazione del parco regionale, alla presenza del presidente Matteo Viacava, del vicepresidente Francesco Faccini e dei consiglieri Francesco Olivari e Cesare De Francesco; assente Paolo Donadoni. Alla sessione ha partecipato anche Paolo Corsiglia, presidente della Comunità del Parco.
Già durante il consiglio del lo scorso febbraio il consiglio di amministrazione aveva manifestato l’intenzione di modificare il regolamento di fruizione per il Passo del Bacio, alla luce del numero di incidenti negli ultimi anniparticolarmente nel 2022 e dall’inizio di 2023. La modifica delle modalità di accesso consentirà inoltre di monitorare – utilizzando i dati forniti dagli ecometri – il flusso di escursionisti che frequentano quel tratto di sentiero; compilando una scheda anagrafica sarà possibile ottenere dati statistici sulle caratteristiche delle persone che attraversano quella sezione.
Le nuove disposizioni devono essere accompagnate da una maggiore e significativa attività di vigilanza sia dai ranger e dai ranger ausiliari che dalle associazioni di volontariato convenzionate con il Parco. Il problema, emerso e affrontato dal consiglio di amministrazione, non è tanto la difficoltà di percorrere il tratto dove si trova il Passo del Bacio quanto le condizioni in cui si arriva in quel punto: il sentiero, nel suo insieme, è lungo ( oltre 10 chilometri da San Rocco a Portofino), è percorsa interamente dal sole e sul monte, nel versante esposto a sud, quando l’escursionista incontra temperature elevate con un alto tasso di umidità percepisce un caldo insopportabile.
Il consiglio ha inoltre preso atto della richiesta avanzata dal comitato di gestione ad interim del parco nazionale di disporre del supporto di strutture e strumenti per poter operare. Sulla base delle richieste del comitato, sulla base dell’articolo 12 comma 3 del DM 332 del 2021 che istituiva il perimetro con 11 Comuni, il comitato di gestione provvisorio e le norme di salvaguardia, e vista una comunicazione inviata dalla direzione generale del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica alla stessa commissione in occasione dell’apertura di una nota spesa dedicata, il Parco Regionale, nel massimo spirito di collaborazione tra enti pubblici, ha accettato di mettere a disposizione le proprie strutture. Già dalla prossima settimana il comitato dovrebbe essere dotato di una Pec che sarà inviata agli 11 Comuni per procedere con nulla osta e autorizzazioni.
