LA RUOTA SACRA
Lucio Valentini Mercoledì 12 giugno 2024, ore 16:10
Lo Russo va alla manifestazione sindacale per parlare di dazi, ma la piazza si interroga sulle ultime promesse di Stellantis dopo che la Gigafactory molisana è stata rinviata a data da destinarsi. Passerella di delegati e politici reduci dagli ultimi eventi regionali
I sindacati hanno invitato il sindaco di TorinoStefano Lo Russo ma forse se ne sono pentiti: parla 20 minuti di massimi sistemi, di dazi giusti da pagare ai cinesi, ma che avranno delle ricadute. «Ho parlato di tutte le cose che non riguardano le mie competenze di sindaco», ammette lo stesso inquilino del Palazzo Civico prima di cedere il microfono al moderatore sul punto di cadere a terra. L’evento è chiamato a parlare di rilancio produttivo, ma il futuro tutt’altro che certo incombe su tutto e tutti. Stellantis.
“A nessuno di voi è sfuggito quello che è successo a Termoli, che la promessa della gigafactory viene spostata più in là, chissà se si farà”, prende la parola il segretario della Fiom torinese Edi Lazzi, “perché quando si fanno annunci e non ci sono impegni specifici messi nero su bianco, allora quegli annunci possono essere aggirati. Deve essere un monito anche per noi, non dobbiamo fermarci qui”. Lo dice dal palco Lazzi, il presidente dell’Ugl Torino Ciro Marino tra il pubblico: “Avete visto Termoli?”. Il senso è che non fidarsi è meglio: «Andare in piazza ha aiutato, hanno portato avanti anche la 500 ibrida», cosa che Stellantis avrebbe dovuto fare nella prima metà del 2026 ma che invece sarà anticipata a fine 2025. Un successo per i delegati, ma gli annunci pubblicitari da soli non sono più attendibili.
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