Mondo Radio3 | S2024 | Debito studentesco e aborto: una campagna tutta americana | Ruanda, 30 anni dopo

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Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha fatto sapere che annuncerà la riduzione del debito studentesco di milioni di persone e ha detto che lo farà nel corso di un incontro con gli stati più importanti, gli swing states, in vista delle elezioni presidenziali di novembre. Il suo rivale Donald Trump ha intanto preso una posizione netta sull’aborto, sollevando dubbi in alcuni ambienti conservatori, che però hanno ribadito il loro sostegno alla sua campagna elettorale sottolineando come Trump sia “l’unico candidato repubblicano” in corsa, e quindi abbia votato comunque. Ne parliamo con Alessia De Luca, giornalista e responsabile ISPI per le relazioni transatlantiche. | La Francia “avrebbe potuto fermare il genocidio” del 1994 in Ruanda “con i suoi alleati occidentali e africani”, ma “non ne aveva la volontà”, ha detto Emmanuel Macron. Parole pronunciate dall’Eliseo, che sono state poi interpretate come un passo avanti nel riconoscimento della responsabilità francese nel genocidio tutsi commesso 30 anni fa in Ruanda. In occasione dell’anniversario domenica scorsa, però, Macron non ha voluto pronunciare la parola “genocidio”. Secondo alcuni analisti, la Francia, fedele alleata dei regimi ruandesi che pianificarono e poi realizzarono il genocidio dei tutsi, trova ancora estremamente difficile, a trent’anni di distanza dai fatti, guardarsi allo specchio. Inoltre, dal 1994 molti dei responsabili dei massacri si sono rifugiati in Francia: sono ancora in corso le indagini su una trentina di casi e finora sono state emesse solo sette condanne. Oggi, sempre in Francia, c’è chi si batte per accelerare i processi. In Ruanda, invece, i “gacaca”, i tradizionali tribunali popolari e comunitari, si sono rivelati strumenti che hanno funzionato e hanno permesso di raggiungere una giustizia riparativa. Ne parliamo con Silvana Arbia, capo della cancelleria della Corte penale internazionale dell’Aia, che ha lavorato fino al 2008 come pubblico ministero e poi capo della procura presso il Tribunale penale internazionale per il Ruanda. Da questa esperienza è nato il libro “Mentre il mondo guardava” (Mondadori, 2011). Ai microfoni Anna Maria Giordano.

9 aprile 2024

 
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