Chi è Baby Touchè, la trapper della lite in tv con Paolo Del Debbio – .

Chi è Baby Touchè, la trapper della lite in tv con Paolo Del Debbio – .
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Galeotta è stata la puntata di “Diritto e rovescio” andato in onda lo scorso 4 aprile per accendere (involontariamente) ancora di più i riflettori su Baby Touché, la ventenne trapper al centro di una lite nel corso del programma in onda su Rete 4. E le polemiche non si sono placate nemmeno in Seguono giorni successivi, con il cantante sopraffatto dalle critiche. Se non lo conoscete, ecco la storia e la carriera del giovane.

Chi è Baby Touché: dagli inizi alla lite in tv su Rete 4 a ‘Dritto e rovescio’

Baby Touchè è il nome d’arte di Amina Amagour, rapper nato nel 2003 a Padova. Di origini marocchine, fin da piccolo nutre una forte passione per il rap francese. Col passare del tempo decise di impegnarsi personalmente in quel settore musicale. Tra le canzoni che hanno avuto maggior successo c’è sicuramente “Seba La Pute”. Il pezzo – insieme all’artista – sono stati notati da Massimo Pericolo. Poco dopo nasce la loro collaborazione con la genesi di un remix pensato appositamente per il mercato discografico e il web. Prima della nuova versione in duo, il brano originale ha raggiunto in breve tempo oltre mezzo milione di visualizzazioni su YouTube. Con il remix si sono aggiunti i versi di Massimo Pericolo e Barracano. Negli ultimi mesi il nome di Baby Touché aveva fatto notizia insieme a quello di Simba La Rue. I giornali avevano raccontato e riportato degli scontri tra i due rapper e di cui era stato accusato lo stesso collega rapimento perché aveva caricato sui social un video che mostrava Baby Touché mentre era in macchina, con il naso sanguinante, mentre l’altro sembrava sfidarlo apertamente, urlando frasi del tipo “Dov’è la gangstar che sei?” Dov’è la vostra sicurezza?”. A inizio aprile, infine, Baby Touché è stata ospite di “Dritto e rovescio”, il programma di Rete 4 condotto da Paolo Del Debbio. Nella puntata andata in onda, il trapper è stato invitato a parlare, insieme a tutti, del tema di dibattito legato alla microcriminalità giovanile, problema sempre più evidente soprattutto nelle grandi città, come Milano. I toni però si sono fatti surriscaldati, con il trapper che si è scaldato durante una connessione ed è stato criticato da alcuni ospiti in studio, proprio per le sue risposte e per il tono utilizzato. Critiche che il giovane non ha accettato e gli animi si sono riscaldati più volte. Prima lui stesso aveva deciso di abbandonare lo studio per poi ritornare e ritrovarsi ancora una volta ad alzare la voce con i presenti. A quel punto è stato proprio Del Debbio a invitarlo a lasciare il programma e successivamente è stato costretto a far intervenire la sicurezza per scortarlo fuori (visto che non sembrava intenzionato a partire). Il conduttore si è poi scusato con il pubblico: “Mi scuso per aver invitato persone di questo tipo. Con questa arroganza, questo modo volgare di fare, di chiamare zio un signore, Totò Riina. Mi scuso sinceramente. Mi scuso con il pubblico per questo errore. Mi scusi”. Il trapper però, in tutta risposta, ore dopo, provoca ancora una volta: “Sono la prima persona che viene pagata in quello studio, ho preso più soldi di quanti ne prende il conduttore in un mese, non è stato lui a invitare me ma il regista”. di Mediaset. Non vedo l’ora di essere ripagato per ascoltare le persone frustrate parlare di me”. Un ritorno che difficilmente si ripeterà…

 
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