«Ero bambino, mia madre mi aiutava» – .

«Ero bambino, mia madre mi aiutava» – .
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Valeria Marini si racconta oggi in un’intervista a Corriere della Sera. Nella conversazione con Elvira Serra racconta della prima volta che rimase incinta di lei: a 14 anni. «Quando l’ho scoperto, mia mamma mi ha aiutato. Era una persona poco equilibrata, molto possessiva. Ero solo una ragazzina. Mi fa male parlare di questa cosa, perché quando succede, anche se sei una ragazzina, ti resta dentro». Ha abortito: «Sinceramente se fossi stata maggiorenne forse avrei tenuto quel bambino. Ma non ho un carattere di rimpianti, guardo sempre avanti. Mia madre mi ha regalato una seconda vita, portandomi via da un amore che non mi dava felicità né mi dava felicità. A volte, soprattutto quando sei così giovane, devi fidarti di chi ti ama. Mia madre mi ha riportato a Roma e non ha sbagliato”.

Lorenzo Cherubini

Poi parla del suo amore con Jovanotti: «Avevo quasi 19 anni, né lui né io eravamo famosi. Ci siamo conosciuti d’estate in una discoteca, dove lui faceva il dj e io lavoravo come poster girl, perché mi sono mantenuta subito, pur provenendo da una famiglia benestante. Non aveva ancora conosciuto Cecchetto, ma già faceva sognare tutti”. E aggiunge: «È stato lui a insegnarmi a guardare le stelle nella notte di San Lorenzo: non sapevo che si esprimono i desideri. È stato amore puro, è durato circa un anno. È diventato famoso prima di me, è bravissimo, lo rispetto molto per il suo carattere gioioso e solare, un po’ come il mio”. Si sono incontrati di nuovo «una volta ad una mostra, e ci siamo salutati affettuosamente. Non ci parliamo più, ma mi piacerebbe fare un disco con lui. Amo la sua energia positiva, il modo in cui rende più leggera la vita degli altri, che sono già pesanti, come adesso con la guerra… L’amore e la fede ti salvano”.

L’ultimo fidanzato

Poi spiega perché è finita con il suo ultimo fidanzato ufficiale, il deputato di Fratelli d’Italia Gimmi Cangiano: «Nel nostro caso ho deciso di allontanarmi: per lui era un momento delicato e volevo dargli la possibilità di ritrovare equilibrio nella sua situazione familiare. Sono una persona di valori, molto rispettosa delle altre donne. Ha mantenuto un rapporto molto affettuoso con sua madre. Devo infatti ringraziare Gimmi, il senatore Mollicone, il ministro Sangiuliano e tutti coloro che hanno lavorato in questi mesi per inserire il Salone Margherita nell’elenco dei teatri considerati “monumenti nazionali”. Ora verrà riaperto. Lì ho portato in scena l’ultimo spettacolo, Il Presidente di Ninni Pingitore. Profetico, direi”.

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