NOCTURNA – Di stregoneria e oscurità – .

NOCTURNA – Di stregoneria e oscurità – .
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votazione
6.5

  • Bande:
    NOTTURNA
  • Durata: 00:37:13
  • Disponibile dal: 19/04/2024
  • Etichetta:
  • Dischi scarlatti

Streaming non ancora disponibile

In questo nuovo “Of Sorcery And Darkness”, secondo lavoro dei Nocturna nostrani dopo il loro debutto del 2022 “Daughter Of The Night”, ci troviamo subito di fronte a sonorità già ascoltate, quella miscela di potenza sinfonica e qualche vena di gotico metallo, una miscela già usata e in qualche modo abusata se non si trova una flebile fiamma oscura che infonda nuova vita.
A ciò si aggiunge anche la formula già utilizzata della doppia voce femminile (le buone Serena Cetra e Greta Cangelosi, qui presenti sotto lo pseudonimo di Rehn Stillnight e Grace Darkling), che dividono la scena, l’una cantando in modo lirico e l’altra in modo uno più diretto. A parte qualche buon spunto tra gli assolo di Federico Mondelli – qui sotto il nome di Hedon – (la mente dietro a band come Frozen Crown, Volturian e Be The Wolf), bisogna notare che il nuovo album dei Nocturna è, senza troppa fantasia, un altro capitolo sinfonico nel vasto panorama mondiale del genere, che sarà sicuramente ben accolto dagli ascoltatori di gruppi come Within Temptation, Epica e Unleash The Archers, solo per citare alcune assonanze interpretative.
Ciò che però ricopre il tutto indistintamente sono i tappeti di doppia cassa e tastiere che creano ora atmosfere terrificanti e introduzioni accattivanti come in “Seven Sins”, ora temi medievali, oscuri e occulti, ora impreziositi da bellissime trame vocali; ci accorgiamo però che sia nei ritmi (Deimos e Antares alla batteria e al basso) che alcune melodie ricordano molto Frozen Crown (e non è un caso che musica e testi siano del già citato chitarrista Federico Mondelli) sia nella musica di Nocturna riecheggia un imprinting troppo simile tra le due formazioni, anche se in questo gruppo prevale la parte sinfonica che abbiamo imparato a conoscere nei primi Nightwish.
Dieci brani costruiti per essere d’impatto, che scorrono velocissimi e rimangono solo per l’intreccio delle due voci di Rehn e Grace, tra ritornelli facilmente assimilabili come in “Burn The Witch” e gorgheggi ben calibrati come in “Through Il labirinto”. Non un album essenziale, che troverà sicuramente una migliore presentazione in fase live perché le doti vocali sono davvero interessanti.

Tag: NOCTURNA Stregoneria Oscurità

 
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