Con Evil Angel, Baby Gang ci insegna a non restare indifferenti – .

Con Evil Angel, Baby Gang ci insegna a non restare indifferenti – .
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In televisione, le immagini dei quartieri suburbani sono spesso sgranate. Ci arrivano solo in occasione di eventi attualiquando li vediamo nei video CCTV, dove le persone si muovono a scatti e non è sempre facile capire cosa sta succedendo. Sono il nostro unico sguardo su un mondo che vorremmo non ci appartenesse, ecco evitiamo cambiare canale e scorrendo al post successivo quando succede a noi su Instagram. Ci spaventae non ci basta ignorarlo, vorremmo eliminarlo come ogni problema irrisolvibile, chiuderlo da qualche parte dove non può ferire nessuno.

C’è chi non ha il privilegio di scegliere se eliminarlo o meno, perché secondo alcune narrazioni superficiali è proprio lui il problema. Questi sono quelli che non hanno bisogno di accendere la televisione per vedere quello che dicono notiziari televisivigli occhi sono la loro macchina fotografica e nelle loro storie le persone non si muovono a scatti: tutto è detto senza filtri, come L’angelo del maleil nuovo album di Piccola banda.

Per dirlo, Paola Zukardirettore di Fabri Fibra e Marracash che in occasione della presentazione dell’album lei è semplicemente una semplice appassionata del genere, accenna L’indifferente Di Moraviacome quelli che fingono che tutto ciò che riguarda il mondo di Baby Gang non li riguardi, e Chuck D del Nemico pubblicoche ha definito il rap «la CNN del ghetto».

Con Angelo del male il rap torna ad essere il racconto più genuino della vita di quartiere e tutte le relative difficoltà. Un disco nato in mezzo a mille ostacoli quello di Baby Gang, nome d’arte di Zaccaria Mouhib, ha registrato mentre era (ed è tuttora) agli arresti domiciliari. Sapere il contesto in cui l’album ha preso forma è di fondamentale importanza per la sua comprensione. Non è sempre stato possibile registrare insieme agli artisti con cui Baby ha collaborato, ed è stato tutto fatto nel limiti delle autorizzazioni concesse dal giudice.

Non riusciva mai a stare lontano da casa oltre le otto di sera e la maggior parte delle registrazioni avvenivano a casa sua. Angelo del male unisce due generazioni di artisti: tra i suoi rappresentanti annovera il più esperto Marracash, Gue, Emis Killa, Jake La Furia, Fabri Fibra, Rocco Hunt, Gemitaiz e Madmanmentre in quello nuovo si trovano Sfera Ebbasta, Geolier, Blanco, Lazza, Tedua, Ernia, Rkomi, Paky, Simba La Rue e Niko Pandettail tutto ospitato su basi prodotte da Higashi, 2°roof, Michelangelo, Bobo e altro.

Ascoltandolo si ha l’impressione di trovarsi davanti a un istantaneo classico, che consacra la nuova scena musicale formata, tra gli altri, da ragazzini immigrati di seconda generazione. Il concetto di «Ghetto CNN» è ciò che più si addice all’album, la narrazione di alcuni contesti sociali è ormai delegata e affidata a chi li vive in prima persona.

 
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