Radio3 Scienza | S2024 | Idee che hanno messo radici

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Nell’ultimo decennio il mondo botanico ha avuto un fiorire mediatico senza precedenti. Ha avuto molto successo l’idea di Suzanne Simard della “wood wide web”, cioè intere foreste collegate attraverso una fitta rete sotterranea di funghi che trasporta zuccheri e avvertimenti. Libri come “La vita segreta degli alberi” del guardaboschi Peter Wohlleben, con 3 milioni di copie vendute, sono diventati bestseller. E raccontano di alberi che provano dolore, comunicano tra loro e hanno anche ricordi e sentimenti. Tra gli alberi madri e le foreste socialiste si è fatta strada anche l’idea che le piante siano intelligenti, mettendo in atto strategie raffinate come reclutare formiche per liberarsi dai parassiti o imitare altre specie per ingannare i predatori. Dopo decenni di “cecità nei confronti delle piante”, ora li guardiamo come se fossero come noi: sempre connessi, disposti a collaborare, senzienti e sensibili. Quanta scienza c’è dietro queste affermazioni? Dove finisce la scienza e inizia la sua spettacolarizzazione? Siamo disposti a proteggere l’alterità delle piante e delle foreste o abbiamo bisogno di antropomorfizzarle per “vederle”? Ne parliamo con Paola Bonfante, docente di biologia vegetale all’Università di Torino. Al microfono Francesca Buoninconti Idee che hanno messo radici Tag: Francesca Buoninconti, Paola Bonfante, botanica, wood wide web, micorrize, intelligenza vegetale, piante, alberi secolari, internet delle piante, foreste, funghi, micologia, Nell’ultimo decennio il botanico mondiale ha avuto una copertura mediatica senza pari. Ha avuto molto successo l’idea di Suzanne Simard della “wood wide web”, cioè intere foreste collegate attraverso una fitta rete sotterranea di funghi che trasporta zuccheri e avvertimenti. Libri come “La vita segreta degli alberi” del guardaboschi Peter Wohlleben, con 3 milioni di copie vendute, sono diventati bestseller. E raccontano di alberi che provano dolore, comunicano tra loro e hanno anche ricordi e sentimenti. Tra gli alberi madri e le foreste socialiste si è fatta strada anche l’idea che le piante siano intelligenti, mettendo in atto strategie raffinate come reclutare formiche per liberarsi dai parassiti o imitare altre specie per ingannare i predatori. Dopo decenni di “cecità nei confronti delle piante”, ora li guardiamo come se fossero come noi: sempre connessi, disposti a collaborare, senzienti e sensibili. Quanta scienza c’è dietro queste affermazioni? Dove finisce la scienza e inizia la sua spettacolarizzazione? Siamo disposti a proteggere l’alterità delle piante e delle foreste o abbiamo bisogno di antropomorfizzarle per “vederle”? Ne parliamo con Paola Bonfante, docente di biologia vegetale all’Università di Torino. Francesca Buoninconti al microfono

29 aprile 2024

 
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