«Elly Schlein cambia il Partito Democratico prima che il Partito Democratico cambi lei» – .

«Elly Schlein cambia il Partito Democratico prima che il Partito Democratico cambi lei» – .
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«Elly Schlein ha cambiato il Pd come aveva promesso. Prima che il Pd la cambi”. Giuseppe Conte detta le condizioni dell’alleanza con i Dem dopo la rottura. Conferma di aver avvertito il segretario prima di annunciare l’annullamento delle primarie a Bari. Dice di averla avvertita prima di renderlo noto. E dice che «lo stanno cercando», tanto che «ha rimesso in carica il telefono tre volte». Evento quotidiano. Mentre al Corriere della Sera fa sapere che non ci sono stati “scambi chiarificatori” con la segreteria: zero messaggi e nessuna telefonata. «Non potevamo restare indifferenti di fronte ad inchieste che parlano di voti comprati per 50 euro», insiste riferendosi all’inchiesta di Bari. E annuncia anche che il Movimento 5 Stelle lascerà il consiglio pugliese.

Il M5s fuori dalla giunta in Puglia

Anche se lo fa in modo criptico: «Per sensazione, sì. Non anticipo nulla. Tra pochi giorni terremo una conferenza stampa sull’argomento. Ma, visto questo contesto, per noi niente potrà più essere come prima”. Per Conte riguardo a Schlein “il punto è cosa vuole fare rispetto ai gravi episodi che hanno colpito il Pd: bisogna stabilire se vogliamo che sia la magistratura a decidere le sorti della politica o se invece la politica può e deve avere un ruolo salto di dignità”. Dice che il M5s non vuole fare quello che fa Calenda. Cioè “governare a destra e a sinistra a seconda dei rapporti di potere che hanno i leader locali”. E dice anche al Corriere che il pericolo per Schlein è che «finisca trasformata dal Pd» invece di trasformare lui come aveva promesso. Poiché da questa scelta dipende il destino di Campo Largo, spiega: «”Il destino dell’area progressista del campo non dipende solo da noi, ma anche da ciò che Schlein vuole fare”.

Il grande campo

Anche se proprio su questo respinge l’accusa di opportunismo. E dice che non punta a scavalcare il Pd alle europee per candidarsi nuovamente premier alle prossime elezioni: «Accuse lunari, da parte di chi non ha mai nemmeno commissionato un sondaggio. La legislatura scade nel 2027, le decisioni prese oggi non nascono con un obiettivo così lontano in mente, ma dalla coerenza dei nostri principi e valori. Ed è un peccato che ogni volta sul conflitto russo-ucraino, su Gaza, sugli scandali nostri ed europei, come il Qatargate, quando usciamo con posizioni forti e coerenti, il Partito Democratico e le altre forze ci accusano, per miopia politica, di cercare consenso elettorale”. Spiegando che «il M5S, a differenza del passato, non ha continuato a rifugiarsi in un isolamento dorato dove è facile vantarsi di purezza. Ma rifiutiamo e rifiuteremo sempre i compromessi al ribasso”.

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