In Russia e Kazakistan centinaia di migliaia di persone sono state evacuate a causa delle inondazioni provocate dal fiume Ural.

Decine di migliaia di persone sono state evacuate in Russia e almeno 100mila in Kazakistan a causa dei temporali e delle conseguenti inondazioni causate dall’ingrossamento del fiume Ural, il terzo più grande d’Europa.

Decine di migliaia di persone sono state evacuate, e altre centinaia se ne aggiungono ogni ora, dalla città di Orenburgnella regione degli Urali in Russia, non lontano dal confine con Kazakistan, in una zona colpita nell’ultima settimana da temporali e conseguenti alluvioni. In alcuni punti il ​​livello dell’acqua è straripato fiume Ural ha raggiunto gli 11,7 metri, più di 40 centimetri in più rispetto a ieri e più di due metri in più rispetto al precedente record del 1942. A Orsk, una diga di recente costruzione che avrebbe dovuto proteggere la città ha ceduto in più punti provocando gravi inondazioni.

Il livello dell’acqua sta aumentando rapidamente anche in un’altra regione russa – Kurgan – mentre nel vicino Kazakistan le autorità hanno affermato che finora sono state evacuate almeno 100.000 persone.

Orenburg vista dall’alto

“Siamo come l’Arca di Noè”

“Tutto è allagato, tutto è perduto, tutto”, ha detto all’agenzia di stampa Reuters Dmitry Dragoshantsev, residente a Orenburg, mentre un altro, intervistato a bordo di un motoscafo, ha aggiunto: “A giudicare dal livello dell’acqua, tutti i mobili sono distrutti. Costerà una somma di denaro colossale”. Ieri le autorità della regione di Orenburg avevano già ricevuto 200mila richieste di aiuto immediato, ma i pagamenti andavano solo da 20mila rubli (201 euro) in contanti a 50mila rubli per risarcire la perdita di proprietà.

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Colpito dall’alluvione anche un rifugio per animali, che ha tentato di prendersi cura di oltre 350 animali randagi e domestici abbandonati dai loro proprietari in fuga. “Siamo come l’Arca di Noè”, ha detto all’agenzia di stampa Reuters la direttrice del rifugio Yulia Babenko.

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La causa principale dell’alluvione è il cambiamento climatico

Dietro le alluvioni che stanno colpendo gran parte della Russia e del Kazakistan c’è soprattutto il cambiamento climatico. La scorsa settimana, infatti, diversi fiumi, tra cui l’Ural, il terzo più grande d’Europa, hanno rotto gli argini a causa delle elevate temperature stagionali, che hanno portato al rapido scioglimento di neve e ghiaccio sulle vette dei Monti Urali; le forti piogge degli ultimi giorni hanno poi contribuito a peggiorare la situazione.

 
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