Una protesta contro il governo slovacco nel febbraio 2024 (EPA/MARTIN DIVISEK/ANSA)
E sostituirlo con un nuovo organismo su cui avrebbe maggiore controllo, con un disegno di legge ritenuto molto rischioso per la libertà di espressione
Mercoledì il governo slovacco ha approvato un disegno di legge che intende abolire l’emittente pubblica del paese, la Radio e Televisione della Slovacchia (RTVS), e sostituirla con una nuova entità, la Televisione e la Radio della Slovacchia (STVR). Il disegno di legge è stato presentato dalla ministra della Cultura Martina Šimkovičová, del governo populista e filorusso guidato da Robert Fico: a giugno sarà votato in parlamento, dove il governo ha la maggioranza e dove è prevista l’approvazione definitiva .
Secondo Šimkovičová, RTVS deve essere smantellata e sostituita con una nuova società perché l’attuale emittente è impegnata in “attivismo politico” contro il governo. Šimkovičová è lei stessa un’ex giornalista, ampiamente criticata in passato per le sue posizioni filo-russe e, prima ancora di lei, perché accusata di aver diffuso disinformazione sui vaccini durante la pandemia di coronavirus. Il primo ministro Robert Fico ha recentemente affermato che «la situazione di RTVS è insostenibile», perché l’emittente è «in conflitto permanente con il governo slovacco» e questo, a suo avviso, viola il diritto dei cittadini slovacchi a ricevere un’informazione obiettiva.
Oltre mille dipendenti della RTVS hanno già presentato una petizione contro la proposta di legge, considerata pericolosa per la libertà di espressione, in linea con altre iniziative del governo Fico. Per giovedì 25 aprile i giornalisti dell’emittente hanno organizzato una giornata di protesta nella quale si vestiranno tutti di nero.
Il governo Fico parla da settimane di un cambio di controllo dell’emittente, tanto che il mese scorso ci sono state grandi proteste in tutto il Paese a sostegno dell’indipendenza dei media: hanno partecipato migliaia di persone, compresi gli stessi dipendenti. della RTVS, dei politici dell’opposizione e delle organizzazioni attiviste per la libertà di espressione.
Una protesta contro il governo slovacco e i suoi piani di riorganizzazione dell’emittente pubblica RTVS, lo scorso marzo (EPA/JAKUB GAVLAK/ANSA)
Il disegno di legge approvato dal governo rispetto ai piani iniziali ha eliminato alcuni aspetti controversi, come la creazione di un “consiglio” che vigilasse su tutte le decisioni editoriali. Allo stesso tempo, eliminare l’attuale emittente e sostituirla con una nuova società aumenterebbe comunque il controllo del governo sull’informazione pubblica.
La proposta di legge prevede, tra l’altro, la rimozione del direttore generale della RTVS dall’incarico (il cui mandato, di nomina parlamentare, scadrebbe nel 2027) e la sua sostituzione con una persona scelta da un consiglio composto da cinque persone: quattro nominate dai ministri del governo e uno dal parlamento, che in ogni caso è controllato dalla coalizione di Fico.
Invece del “consiglio” inizialmente proposto per supervisionare le decisioni editoriali, la proposta di legge prevede un “comitato etico” con funzioni che il governo ha descritto come consultive.
Quello attuale è il quarto governo guidato da Fico, già primo ministro dal 2006 al 2010 e in due governi dal 2012 al 2018. Lui e il suo partito sono stati coinvolti in diversi scandali negli ultimi anni e sono stati più volte accusati di corruzione . Quest’anno il governo Fico ha riformato anche il sistema giudiziario, portando, tra l’altro, alla chiusura della Procura speciale, un’istituzione che esisteva dal 2004 e che si occupava dei casi più gravi di corruzione e criminalità organizzata.
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