Diversi familiari degli ostaggi ancora nelle mani delle fazioni palestinesi di Gaza hanno bloccato l’Ayalon, la strada principale che attraversa Tel Aviv, chiedendo al governo israeliano di accettare un accordo per il rilascio degli ostaggi, mentre Hamas ha annunciato l’approvazione di una versione “modificata” ‘ avanzata dai mediatori arabi. «Questo è il tuo momento. Sii coraggioso, sii un leader. Il governo e il gabinetto di guerra dovrebbero accettare l’accordo. Abbiamo bisogno che i nostri ostaggi ritornino a casa”, ha detto a Channel 12 Einav Zangauker, la madre dell’ostaggio Matan Zangauker, rivolgendosi al primo ministro Benjamin Netanyahu. “Se il nostro governo e il nostro primo ministro perdono questa opportunità”, ha detto ad alta voce, “probabilmente sarà la mia ultima occasione di vedere Matan tornare a casa e altre famiglie vedere i loro cari tornare a casa. Le strade bruceranno, il paese brucerà… Non puoi giocare con la vita delle persone in questo modo”.
La proposta – ha però precisato un alto funzionario israeliano – è “un’offerta fatta unilateralmente” ed è “diversa” da quella concordata con i mediatori egiziani e quindi “non accettabile”. Al momento Israele quindi continua con la sua linea riguardo all’operazione Rafah e non è favorevole ad un accordo di cessate il fuoco.
