gli slot di Linate e Fiumicino per easyJet e Volotea. Accordi con rivali sui voli Usa – .

Ita Airways e Lufthansa hanno siglato accordi preliminari con la britannica easyJet e la spagnola Volotea per consentire ai due vettori low cost di avviare collegamenti a corto raggio tra Milano Linate, Roma Fiumicino e il centro Europa per riportare concorrenza sulle rotte dove si celebrano i matrimoni italiani. Le forze tedesche darebbero luogo ad un monopolio. Questo è ciò che Corriere della Sera lo dicono tre fonti Ue che conoscono i contenuti dell’ultimo pacchetto di “rimedi” che Roma e Francoforte hanno inviato a Bruxelles per ottenere nei cieli il via libera dell’Antitrust all’unione.

A Milano e Roma

Con i due accordi – che dovranno essere finalizzati e potranno entrare in vigore solo dopo l’approvazione della proposta da parte dell’Ue – i “remedy taker” easyJet e Volotea potranno aprire una base a Linate, facendo base ciascuno un paio di aerei, il continuano le fonti. Mentre la compagnia spagnola dovrebbe posizionare altri due velivoli a Fiumicino, inaugurando così un’ulteriore base anche nel principale scalo italiano. L’accordo con Volotea è andato a buon fine anche perché Wizz Air, inizialmente interessata, ha chiesto un numero elevato di slot a Linate. Lufthansa, Tesoro e Ita non hanno commentato.

I rimedi

Alle 23.58 di lunedì 6 maggio – appena due minuti prima della scadenza – Lufthansa e il Ministero dell’Economia hanno inviato all’Antitrust “un’offerta correttiva migliorata rispetto alla precedente per ottenere il via libera all’investimento in Ita”, continuano le fonti europee . “Il pacchetto rivisto risponde alle preoccupazioni della Commissione sulle rotte a corto e lungo raggio, nonché sulla concentrazione sull’aeroporto di Milano Linate”, commenta il gruppo tedesco, aggiungendo che “il termine per la decisione della Commissione sulla revisione è stato automaticamente spostato a 4 luglio.”

Gli slot da liberare

Nel documento rivisto, Ita e Lufthansa si dicono disposte a rinunciare a 12 coppie di slot giornaliere a Linate – ovvero 24 voli in entrambe le direzioni -, una in più rispetto alle 11 inizialmente previste, come riferito in esclusiva da Corriere. Sei coppie dovrebbero andare su easyJet, altre sei su Volotea. Spetterà alle due compagnie low cost scegliere quali fasce orarie di decollo e atterraggio prendere da Ita e Lufthansa – quelle del mattino e del tardo pomeriggio sono le più preziose – utilizzandole, però, solo per garantire i collegamenti tra Milano e gli hub europei del colosso tedesco, come Linate-Bruxelles.

Nella capitale

A Fiumicino – aeroporto dove ci sono meno problemi di concorrenza sul corto raggio e non mancano gli slot liberi – Ita e Lufthansa intendono vendere almeno 6 paia, pari a 12 voli giornalieri, calcolano le fonti: in questo contesto la trattativa vede Volotea beneficia della liberazione dei diritti di decollo e atterraggio, così da parcheggiare altri due dei suoi Airbus. Le coppie di slot potrebbero anche aumentare fino a 9 per consentire il posizionamento di un altro velivolo. Volotea entrerebbe nel collegamento con Monaco. Anche Ryanair è calda a Roma e vorrebbe altri slot ma negli orari che ritiene migliori. Al momento – come anticipato nei giorni scorsi – gli accordi preliminari prevedono che le due compagnie low cost garantiscano il servizio per almeno 3 anni. Mentre Ita si sarebbe impegnata a non lanciare alcune rotte che poi diventerebbero in monopolio come la Linate-Vienna.

Voli intercontinentali

L’altra grande questione, quella delle rotte intercontinentali tra Roma e il Nord America, vede nel pacchetto di rimedi una conferma di quanto anticipato: Lufthansa garantisce di tenere separate le attività commerciali di Ita da quelle di A++, la joint venture transatlantica che il I tedeschi hanno con United Airlines e Air Canada. Ciò significa che sui voli con gli USA e il Canada continuerà ad esserci concorrenza. Un “monitoring trustee” controllerà la corretta applicazione dell’accordo. Nel frattempo l’Ita – dopo il possibile via libera dell’Ue – potrà passare dall’alleanza SkyTeam alla Star Alliance. Resta da vedere – continuano le fonti europee – se la compagnia italiana potrà avviare voli in codeshare con United e Air Canada che in teoria non necessiterebbero di autorizzazione antitrust.

Le alleanze

Nei mesi successivi all’ingresso di Lufthansa in ITA – inizialmente con il 41%, per poi salire al 90 e al 100% – tedeschi e italiani potranno avviare il processo per l’ingresso del vettore italiano nella joint venture transatlantica. Ci vorranno almeno 18 mesi per ottenere l’approvazione che sarà condizionata al nulla osta di tre autorità regolatorie (europea, statunitense e canadese) e alla concessione di ulteriori rimedi. In questo contesto, l’orientamento italo-tedesco è quello di firmare “SPA” (accordi speciali prorata) con vettori rivali – come Air France, KLM, British Airways e Iberia – in modo da ridurre le preoccupazioni dell’UE sulla concorrenza sui collegamenti a lungo raggio.

La posizione di Bruxelles

Basterà tutto questo per ottenere il via libera dell’Ue alle nozze Ita-Lufthansa? L’Antitrust Ue non si espone, dovendo prima fare le proprie valutazioni e poi effettuare “test di mercato” (con il contributo delle compagnie aeree rivali) sui rimedi proposti da italiani e tedeschi. Ma Margrethe Vestager, commissaria europea alla concorrenza, a Politica ha detto che «se non si risolvono i gravi problemi di concorrenza» nell’operazione Ita-Lufthansa «non possiamo approvare l’operazione. Spetta alle aziende trovare rimedi a questi rischi competitivi”.

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