Atalanta Juventus, finale di Coppa Italia: le formazioni – .

ROMAMassimiliano AllegrNon volevo dire esattamente questo, ma lo ha detto: «Per noi quello di Coppa Italia potrebbe essere l’ultimo il finale, non significa che ne suoneremo un altro.” Di certo sa che questa partita è anche la fine della sua storia bianconera e anche di una certa idea di Juve perché, di fatto, questa è la fine di un’era iniziata gloriosamente nel 2011 e che ha ingloriosamente raggiunto i suoi ultimi sussulti. Allegri lo sa, i suoi rapporti con la dirigenza sono molto tesi (quando ci sono) e c’è chi non esclude nemmeno decisioni drastiche, seAtalanta ha dato una lezione di calcio alla Juve: sarebbe una sorta di umiliazione pubblica perché, di fatto, questa è l’ultima partita che conta (ore 21, Canale 5) della stagione bianconera, a meno che non si voglia caricare la sfida ideologica per il terzo posto con la Bologna Di Thiago Motta.

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Atalanta tra Coppa Italia ed Europa League

Quando ha detto quello che non intendeva esattamente, Allegri intendeva riferirsi allo spirito con cui affrontare la situazioneAtalantache era stato il capitano Danilo per illustrare: «Questo è il messaggio che darò alla squadra: non sapendo quale sarà la prossima finale, dobbiamo goderci questa come se fosse l’ultima e lasciare in campo tutto quello che abbiamo». Si tratta, insomma, di giocare come se non ci fosse un domani, l’esatto opposto dell’Atalanta che invece il futuro comincia proprio da qui, con la prima delle due finali (sanno già quando sarà la prossima: il 22 maggio a Dublino contro la Leverkusen per ilEuropa League) intendeva aggiornare la storia del club e portarla in una nuova dimensione. “Abbiamo accelerato il passo”, dice Gian Piero Gasperini. «Pensavo potessimo giocarci solo la Coppa Italia, invece ce l’abbiamo fatta anche in Europa League. Possiamo crescere ancora, guadagnare un altro posto”: quindi lottare per lo scudetto, prima o poi. Gasp resterà a Bergamo anche per questo, «anche se per me vincere significa superare i propri limiti, non collezionare trofei. La stima della gente vale più di una coppa”. E se a 66 anni finalmente ne alza uno, il giudizio sulla carriera di un allenatore che ha lasciato il segno nel calcio italiano non cambierà di una virgola.

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Juventus, la finale di Coppa Italia vale la stagione

Ma non sposterà nemmeno quella su Allegri che, ricco di titoli e di gloria com’è (ha vinto questo trofeo quattro volte, nessuno è arrivato a cinque), non è certo qui che scriverà una riga decisiva. nella sua storia. In realtà è la Juve tutta ad aspettare con angoscia questa finale e la vittoria come una liberazione dalle ansie di un anno che ha consumato giocatori dentro, scavato solchi di lontananza con Allegri e lasciato prospettive nebbiose. «Ma la Coppa Italia può dare un significato diverso alla stagione», azzarda Danilo. «Comunque ce lo hanno chiesto Campioni e la finale di Coppa Italia e li abbiamo raggiunti, permettendo ai dirigenti di programmare in modo più ambizioso il prossimo anno”.

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Juventus, la Champions non basta

Sembra quasi che Danilo legga il testamento di Allegri, che lui stesso lo completa così: «Lo ripeto fino alla noia: l’obiettivo principale, e poco male se non piace a tutti, era tornare in Champions League. Se non puoi vincere devi accontentarti di piccoli obiettivi”. La Juventus evidentemente non è soddisfatta, tanto che, agli occhi di molti, la stagione sta andando a pezzi. «Ma ci sentiamo capaci di giocare questa finale». Questo è il punto: Allegri deve rassicurare una squadra spaventata dall’idea di non essere all’altezza. “Quanto a me, lo vivo con l’entusiasmo di un bambino”. Altri, come i bambini spaventati.

Atalanta-Juventus, le probabili formazioni

Atalanta (3-4-1-2): Carnesecchi – Djimsiti, Hien, Scalvini – Zappacosta, Ederson, De Roon, Ruggeri – Koopmeiners – De Ketelaere, Lookman. Tutto. Gasperini.

Juventus (3-5-2): Perin – Gatti, Bremer, Danilo – McKennie, Cambiaso, Nicolussi Caviglia, Rabiot, Iling-Junior – Vlahovic, Chiesa. Tutto. Allegri.

Arbitro: Maresca.

Ore: 21:00

TV: Canale 5

 
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