E nei salotti della sinistra radical chic l’ultima moda è tifare per l’elezione di Ilaria Salis – .

E nei salotti della sinistra radical chic l’ultima moda è tifare per l’elezione di Ilaria Salis – .
E nei salotti della sinistra radical chic l’ultima moda è tifare per l’elezione di Ilaria Salis – .

Tutti da Ilaria il sabato sera: Salis è seguitissimo nella sinistra milanese. Infatti «Ilaria», come la chiamano confidenzialmente, fratelli di lotta, donne e artisti impegnati, professori riflessivi e «studenti*» (come si definiscono negli appelli circolati in queste settimane) della sinistra alternativa.

Il mood è un po’ quello della celebre striscia Pericoli&Pirella «Tutti da Fulvia sabato sera», sui salotti radical-chic e frequentatissimi della buona borghesia milanese: «Che voto? Ilaria, Ilaria.” Non è colpa di Ilaria Salis, ovviamente, se è a Budapest e non a Brera. Ma certo la candidatura del prigioniero di Orban, in quel mondo di aperitivi, vernissage, gruppi di ascolto dei monologhi di Scurati e di orazioni anti-capitali in stile Barbero, ha colto nel segno. «Ilaria, Ilaria, dobbiamo sostenere Ilaria» ripetono negli esclusivi circoli animati da Milly Moratti e Line Sotis.

Tanto da preoccupare non poco l’ala del Pd che sostiene la sinistra Cecilia Strada: anche lei è spettinata, anche lei ha un certo gusto grunge negli outfit (“Ilaria, Ilaria, bisogna aiutare Ilaria. È peccato che si vesta male”, sospira con il suo intimo, la regina del bon ton Sotis). Ma vuoi aggiungere pathos: l’unica persecuzione che Strada può vantare è l’espulsione da Emergency (avallata anche dal padre fondatore). Salis invece era in prigione, e per di più a Budapest. E per l’“antifascismo” (“Antifascismo, antifascismo!”, scriverebbero Pericoli&Pirella), o almeno per le risse tra fascisti e “antagonisti”, categorie altrettanto abusive.

Certo, lo ammettono a metà i suoi sponsor rossoverdi dell’Avs, il partito Fratoianni&Bonelli, “la tensione è un po’ calata” da quando la ragazza (40 anni ma bravissima) è uscita dalle orribili carceri ungheresi – non che le nostre siano poi tanto meglio – e andai in un appartamento. Da cui, ieri sera, avete potuto collegarvi anche in diretta video per parlare all’evento di chiusura della campagna elettorale. L’impatto emotivo è un po’ diverso, l’immagine del nuovo Silvio Pellico (“Silvio, Silvio!) si è un po’ indebolita.

Anche tra i suoi compagni di lista, sembrerebbe: di qualche giorno fa è caduto nel vuoto lo straziante appello di Smeriglio, l’eurodeputato uscente uscito dal Pd per “pacifismo” antiucraino e ora candidato con l’Avs: “Se non sarà eletta, dobbiamo impegnarci a dimetterci perché possa subentrare”, ha detto. Puntato più che su se stesso (punta a essere eletto nella sua Lazio) sui capofila del Nordovest e delle Isole: Ignazio Marino e Leoluca Orlando. Il quale, però, ha fatto sapere di non parlarne nemmeno.

 
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NEXT sì, ci sono anche quelli di Bridgerton 3! – .