Aveva solo 28 anni e ha perso la vita in sella alla sua moto. Una passione, quella per le due ruote, che Luca Guastella condiviso con il fratello. Si scontrò con lui, prima volando oltre il guard rail e cadendo in un burrone, durante un giro del Lago di Garda lungo la strada che scende dalla Valvestino verso Gargnanoin provincia di Brescia. Con loro altri amici, compagni di quella che doveva essere la classica gita domenicale, finita in tragedia, come nelle vicine Gavardo e Costa Volpino, teatri di altri due incidenti mortali.
Luca era originario di Fino a Mornascoin provincia di Como, città dove si era trasferito da poco con la compagna. Come molti suoi coetanei della zona, era un frontaliero: lavorava in Svizzera. Aveva studiato presso l’Itis Magistri Cumacini di Comodove aveva conseguito il diploma, specializzandosi in ingegneria elettrica e automazione. Non solo moto, il 28enne era appassionato di diversi sport, anche estremi, come parapendio. E poi sci, go-kart, calcio: nelle immagini sui profili social appare immortalato tra i pali di un gol nelle vesti di portiere. Gianluigi Buffon tra i suoi idoli. Luca era impegnato anche nel sociale, come volontario della Croce Rossa di San Fermo della Battaglia, sempre in provincia di Como, dove ora in tanti lo piangono.
