Cancro alla prostata, i casi raddoppieranno entro il 2024. Cosa rivela il test del PSA – .

Cancro alla prostata, i casi raddoppieranno entro il 2024. Cosa rivela il test del PSA – .
Descriptive text here

Le notizie che arrivano per il prossimo futuro non sono incoraggianti: entro il 2040 gli uomini con cancro alla prostata dovrebbero avvicinarsi ai tre milioni rispetto alla metà dei casi verificatisi a livello mondiale nel 2020. Se questi numeri sono preoccupanti, la situazione è molto diversa per le cure con sempre più interventi che avranno successo grazie ai progressi della medicina e della prevenzione.

L’avvertimento degli esperti

Queste prospettive sono state rese note da un’analisi pubblicata sulla rivista La Lancetta dalla Commissione sul cancro alla prostata, il cancro più comune negli uomini in 112 paesi e rappresenta il 15% dei tumori. L’aumento dei casi globali non può essere evitato “solo con cambiamenti nello stile di vita o interventi di sanità pubblica, i governi devono preparare strategie per far fronte”, spiegano gli esperti nel documento disponibile online. Le differenze sono notevoli se parliamo di nazioni avanzate rispetto a paesi a basso reddito ma anche in caso di diagnosi con malattia in stadio avanzato”l’uso ottimale delle tecnologie disponibili, adattate ai livelli di risorse disponibili, potrebbe produrre risultati migliori”.

I numeri in Italia

Secondo le ultime analisi, in Italia un uomo su otto dovranno fare i conti con il cancro alla prostata: sono stati registrati solo nel 2023 41.100 nuovi casi, classificato al primo posto come cancro negli uomini. Più che mancanza di prevenzione, da Nord a Sud aumenta la popolazione anziana e di conseguenza il rischio di contrarre questa malattia ma il pericolo di ammalarsi in giovane età è concreto e dipende anche dagli stili di vita: chi ha unalimentazione errata e sono in sovrappeso.

L’importanza del test Psa

Per scoprire le condizioni generali della prostata, uno dei migliori strumenti per una diagnosi può essere l’esame della prostata Sal da effettuare con una normale raccolta del sangue. In questo modo è possibile scoprire, attraverso i valori, se la malattia si trova all’inizio e nel fasi in cui si può agire in modo più efficace e tempestivo. Non sempre però valori alti sono sinonimo di tumore perché può esserlo anche prostatite (infiammazione) ma anche un fisiologico aumento del volume dell’organo (ipertrofia) più frequente con l’avanzare dell’età.

Questo test, però, a volte viene utilizzato dai pazienti come unico strumento diagnostico ma è sbagliato: è di fondamentale importanza visita dall’urologo Perché “circa un quarto dei tumori si manifesta con un Psa nei limiti della norma ma con un nodulo prostatico, determinando una vera e propria ‘perdita’ per il paziente nell’iter diagnostico”, Il prof. ha spiegato a Repubblica. Tommaso Cai, direttore dell’Unità di Urologia dell’Ospedale di Trento e segretario della Società Italiana di Andrologia (Sia). Inoltre, il PSA”non costituisce un marker specifico del cancro alla prostata, ma indica solo che la prostata è in uno stato di salute non ottimale e non permette di identificare l’aggressività del cancro“, sottolinea l’esperto.

Come fare prevenzione

Dall’alimentazione allo stile di vita, sono tanti i fattori che possono prevenire la comparsa del cancro alla prostata: forza 40-45 anni la visita dall’urologo dovrebbe essere consueta anche e soprattutto nelle persone che hanno parenti che hanno affrontato la malattia. Infine, ottime notizie anche da terapie attuali e quelli attesi nel prossimo futuro potranno curare questo cancro”con successo e garantire una migliore qualità di vita con un rapido recupero funzionale“.

Leggi anche:

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

NEXT Rosy Chin, l’ex Gieffina furioso con lei: “Faremo azioni legali”