Il 90% è prevenibile

Un miliardo e mezzo di persone con malattie epatiche croniche. Due milioni di morti l’anno. In tutto il mondo e anche qui: ogni anno, in Italia, muoiono almeno 15mila pazienti per cirrosi e circa 6mila per cancro al fegato. Tuttavia, il 90% di tutti questi casi sarebbe prevenibile, con uno stile di vita migliore e politiche sanitarie adeguate. Il 19 aprile è la Giornata Mondiale del Fegato, un’iniziativa delle società scientifiche internazionali di epatologia per sensibilizzare sull’importanza del fegato e su come il peggioramento degli stili di vita stia incidendo negativamente.

Il fegato: 500 funzioni e 100 malattie

Il fegato è un organo spesso sottovalutato e dimenticato ma di primaria importanza: svolge oltre 500 funzioni vitali e può quindi essere colpito da oltre cento malattie, senza distinzione di età, sesso, etnia. Pesa tra 1,2 e 1,5 kg e ha una particolarità: è in grado di rigenerarsi partendo appena dal 25% di un organo sano. Qual è il suo ruolo? Il fegato elimina le tossine, filtra gli zuccheri, le proteine e i grassi dagli alimenti, che vengono poi trasformati in energia. Interagisce con numerosi altri organi, contribuisce al metabolismo degli zuccheri e dei grassi ed è uno dei migliori protettori del sistema immunitario.

Non ha recettori del dolore

Purifica il sangue, filtrando i farmaci e altre sostanze tossiche, produce la bile e sintetizza i fattori essenziali per la coagulazione. Ma ha una particolarità, che per noi è svantaggiosa: non ha recettori del dolore e per questo le malattie del fegato tendono a non dare sintomi, e questo porta spesso a diagnosi molto tardive, quando la patologia è già in cirrosi scompensata o prossima alla cirrosi epatocellulare. carcinoma. La principale causa di malattia epatica cronica nel mondo, con il 59% dei casi, è la steatosi epatica, mentre la maggior parte dei decessi a livello globale sono legati all’epatite B e C, e questo nonostante per l’epatite C le opzioni terapeutiche consentano di eliminare il virus dell’HCV.

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I fattori di rischio

Ovviamente una storia familiare di malattie del fegato e di disturbi metabolici e immunitari sono un fattore di rischio. Come l’uso improprio di alcuni farmaci, come il paracetamolo. Ma giocano un ruolo importante anche la sedentarietà, il consumo di bevande zuccherate, di cibi con grassi saturi e comunque ricchi di zuccheri, e il consumo di alcol.

Giornata mondiale del fegato

La Giornata Mondiale del Fegato è un’iniziativa delle principali associazioni che studiano il fegato. La campagna di quest’anno si concentra sulla prevenzione e sull’importanza di adottare misure proattive per mantenere un fegato sano. Tuttavia, le malattie del fegato spesso non sono incluse nelle priorità della politica sanitaria, quando dovrebbero essere una priorità nei piani di assistenza sanitaria di base.

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di Anna Lisa Bonfranceschi

11 gennaio 2024

“L’Associazione Italiana per lo Studio del Fegato è impegnata da oltre 50 anni nella ricerca, nella divulgazione scientifica e nella formazione di giovani epatologi – sottolinea il professore Vincenzo Calvaruso, Segretario AISF – La malattia epatica cronica si sviluppa silenziosamente, causando cicatrici progressive e cirrosi, ed è al secondo posto dopo la cardiopatia ischemica in termini di anni di vita lavorativa persi a livello globale. Negli ultimi anni sono stati raggiunti risultati importanti, come i successi nella lotta all’epatite virale, ma resta ancora molto da fare, soprattutto in relazione alle patologie legate a disfunzioni metaboliche causate da tendenze legate a stili di vita scorretti”.

Il decalogo della prevenzione

La Giornata Mondiale del Fegato segna l’avvio di un decalogo volto a salvaguardare la salute del fegato. 1) Evitare il consumo di alcol, che provoca sette diversi tipi di cancro ed è una delle cause più frequenti di malattie del fegato. 2) Seguire una dieta sana (frutta, verdura, legumi, proteine), riducendo gli zuccheri complessi, cibi ricchi di grassi saturi e bevande zuccherate. 3) Vaccinarsi contro l’epatite A e B, quest’ultima vaccinazione protegge anche contro l’epatite Delta. 4) Effettua controlli regolari dal tuo medico di base. 5) Mantenere l’igiene delle mani per prevenire le infezioni da epatite A ed E. 6) Evitare di condividere aghi contaminati, non solo associati all’uso di droghe per via endovenosa, ma anche per tatuaggi e piercing. 7) Praticare sesso sicuro per evitare il contagio da epatite B e C. 8) Evitare gli inquinanti ambientali, che possono danneggiare le cellule del fegato. 9) Non fumare. 10) Fare esercizio fisico regolarmente per ridurre l’accumulo di grasso nel fegato, aumentare il flusso sanguigno e migliorare la funzione metabolica.