“Utilizzo inadeguato dei sistemi POCT in fase di diagnosi” – .

“Bisogna approfondire la portata del provvedimento, sicuramente innovativo, che consente l’erogazione di questo tipo di analisi su prescrizione medica e rimborsate alla farmacia dal Servizio sanitario nazionale anziché decise e pagate di tasca propria dal cittadino. La questione dell’accreditamento della farmacia di servizio come struttura convenzionata con il SSN, al pari di un laboratorio privato convenzionato, implica specifici adempimenti”.

22 APRILE – In relazione al disegno di legge Semplificazioni, recentemente approvato dal Consiglio dei Ministri e non ancora formalizzato in Parlamento, la Fno Tsrm e il Pstrp esprimono con “spirito propositivo” alcune considerazioni in merito agli annunciati contenuti dell’articolo volti a favorire l’erogazione dei servizi presso le farmacie.

“Nella premessa va sottolineato che gli obiettivi che il legislatore intende perseguire sono del tutto condivisibili. Soprattutto nei piccoli centri abitati, la possibilità per i cittadini di poter usufruire di tutta una serie di servizi, dalla telemedicina alla possibilità di scegliere il medico di famiglia o di effettuare esami diagnostici per combattere la resistenza agli antibiotici, sono alcuni degli aspetti certamente positivi della la regola.

D’altro canto vanno evidenziate alcune possibili criticità nell’implementazione delle analisi nelle farmacie, rispetto ai laboratori clinici. In particolare, nella fase pre-analitica di esecuzione del campionamento, che risulta fondamentale per garantire l’attendibilità e la sicurezza dei risultati, è necessario il rispetto di standard universalmente riconosciuti, come avviene nella successiva fase analitica solo con la conoscenza dei processi e la corretta gestione dei controlli di qualità da parte dei professionisti di laboratorio possono garantire l’affidabilità e la precisione dei dati acquisiti. Non è da sottovalutare nemmeno la fase di rendicontazione dei risultati, dove è necessario garantire una comunicazione chiara e corretta al cittadino, soprattutto nei casi in cui sono emerse criticità”, spiega la Federazione.

«L’articolo del disegno di legge Semplificazioni circolato sulla stampa, però, sembra voler trasformare le farmacie in spazi multifunzionali del tipo ‘diagnostica di base in comunità domiciliare’ e autorizza la farmacia, a differenza di un laboratorio di analisi. La consegna degli esami tramite ricevuta senza firma del clinico, saltando la fase di validazione tecnica che è la sintesi di capacità analitiche, conoscenze biochimiche e biologiche e capacità comunicative (ISO 15189:2023) tipiche del professionista tecnico sanitario di laboratorio medico (Tslb) che è inoltre responsabile della verifica dell’attendibilità dei risultati nonché dell’assunzione di responsabilità nei confronti di chi riceve i risultati e/o il report.

Attualmente i test eseguiti in farmacia sono paragonabili ai test eseguiti negli autotest. Per ogni esame sarà necessario utilizzare strumentazione specifica nel rispetto delle norme e delle metodiche in grado di garantire la qualità del parametro analizzato. L’utilizzo di sistemi Point of care testing (PoCt) è infatti adeguato nella fase di autocontrollo e monitoraggio della malattia, mentre risulta inadeguato in fase di diagnosi. Per questo motivo è necessaria una corretta gestione di questi dispositivi anche per evitare le potenziali conseguenze derivanti dall’utilizzo di risultati di test inaffidabili”, prosegue la nota.

“Bisogna infine approfondire la portata della disposizione, certamente innovativa, che consente di fornire questo tipo di analisi su prescrizione medica e rimborsate alla farmacia dal Servizio sanitario nazionale anziché decise e pagate di tasca propria dal il cittadino. Non va trascurato il tema dell’accreditamento della farmacia di servizio in quanto struttura convenzionata con il SSN, al pari di un laboratorio privato convenzionato, implicando specifici adempimenti in materia di accreditamento istituzionale, sia dal punto di vista dei locali e delle attrezzature, sia dal punto di vista nell’ottica delle competenze certificate che devono essere possedute dal personale addetto alle prove analitiche. L’auspicio è che nel corso dell’iter parlamentare del disegno di legge le suddette criticità possano costituire base per un’attenta riflessione e contribuiscano a migliorare i contenuti della legge nell’esclusivo interesse della popolazione. e per tutelarne la salute”, concludono la Fno Tsrm e Pstrp.

22 aprile 2024
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Tag: Servizi farmacia Fno Tsrm Pstrp Inadeguato POCT sistemi diagnosi fase

 
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