Cosa mangiare per far crescere i capelli: ecco il menù settimanale

Cosa mangiare per far crescere i capelli: ecco il menù settimanale
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I capelli costituiscono un residuo veramente naturale e utile dell’evoluzione umana, una forma di “termoregolatore” della temperatura della testa ma anche una forma di protezione della zona probabilmente più importante dell’organismo, ma da sempre definisce anche “chi noi siamo”, l’assenza totale o parziale di capelli costituisce uno dei maggiori complessivamenteSIL nelle sfere sociali. Ma la caduta e la caduta dei capelli è qualcosa che può essere limitata anche dallo stile di vita, e anche il cibo ha il suo effetto: cosa mangiare per far crescere i capelli?

Non esiste una “formula magica” che possa far crescere i capelli come “per magia” ma è indubbiamente vero che indipendentemente dalle condizioni, la crescita dei capelli può essere favorita da alcune abitudini.

Anche il cibo, essendo qualcosa di strettamente legato allo stato di salute.

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Ma perché i capelli tendono a cadere, soprattutto dall’età adulta? Le ragioni sono tantissime, a prescindere da quelle genetiche, fino a quelle legate alle abitudini alimentari ma anche allo stile di vita.

Ad esempio, un costante sbalzo di temperatura, lavaggi troppo frequenti o troppo frequenti, nonché l’uso eccessivo di phon e piastra, tendono a sviluppare una debolezza strutturale dei bulbi piliferi, compromettendo estremamente anche la struttura del cuoio capelluto.

Una predisposizione genetica è tra le cause principali ma anche la carenza di alcuni elementi nella dieta, come proteine ​​e vari sali minerali, può favorire la caduta dei capelli e la mancata ricrescita. Questo processo a piccole dosi è naturale, poiché tutti i capelli tendono a cadere.

In particolare, alcuni sali minerali come magnesio, selenio e zinco sono considerati molto utili per renderli robusti: alimenti come le uova hanno capacità rinforzante, ma anche prodotti di origine animale come il salmone, il tonno ma anche il fegato, tutti alimenti che sono abbondanti in biotina, chiamata anche vitamina B8, che influenza direttamente il sistema cutaneo e anche la produzione di cheratina.

Importante è anche l’assunzione di verdure a foglia verde come lattuga, broccoli ma anche spinaci, molto ricchi di sali minerali e vitamine che hanno anche una capacità “protettiva” per sezioni dell’organismo come il bulbo pilifero, anche se è sempre meglio adottare una forma di cottura non troppo invasiva, preferendo la cottura al vapore piuttosto che quella fritta o bollita, in modo da preservarne il più possibile i principi nutritivi.

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