Irruzioni notturne di vandali, bande di teppisti che hanno ripetutamente devastato la scuola media “Don Antonio Sanna” di Porto Torres, danneggiando la palestra utilizzata dalle società di pallavolo.
Hanno distrutto tutto: mobili, suppellettili, lavagne e sanitari. Il tutto filmato e postato sui social dagli stessi delinquenti. Hanno approfittato della chiusura della scuola, che era oggetto di un progetto di demolizione e ricostruzione ancora da avviare, grazie a un prestito Pnrr da 7 milioni di euro. Nei giorni scorsi bande di ragazzi sono entrati nella scuola attraverso una finestra, lasciata imprudentemente aperta, e hanno rotto tutto ciò che incontravano sul loro cammino, compresi i vetri e gli arredi della segreteria, i computer, i banchi e le sedie gettati con violenza nell’aula. dell’auditorium. Hanno appiccato incendi anche nei corridoi, bruciando materiale didattico e cercando di dare fuoco alle sedie dell’aula di musica.
Nella notte tra sabato e domenica scorsi hanno fatto irruzione anche nella palestra utilizzata dalla società Pallavolo Porto Torres. «Hanno forzato le catene della porta d’ingresso – racconta Giannella Dessì, allenatrice della squadra di pallavolo – sono entrati mettendo tutto sottosopra, distruggendo tutto, rompendo i lavandini dei bagni, danneggiando i palloni. Nella scuola hanno svuotato tutti gli estintori e imbrattato di polvere le stanze, primo e secondo piano dell’edificio, danneggiando mobili e uffici, sedie, scrivanie e mobili. Poi scritte sui muri e il contenuto degli armadi sparsi per terra”. Giannella Dessì non ha esitato a denunciare il grave episodio ai carabinieri della compagnia di Porto Torres che, effettuato un primo sopralluogo, hanno avviato le indagini per arrestare i colpevoli. Avrebbero già un volto e un nome.
Un atto di devastazione condannato dall’assessore all’Istruzione, Simona Fois: «Condanniamo fermamente comportamenti simili e allo stesso tempo ci poniamo domande sugli autori e sulle motivazioni che possono averli spinti a non avere rispetto per il patrimonio della comunità di cui, forse, si sentono sufficientemente parte integrante. In quest’ottica stiamo cercando di fare la nostra parte per costruire occasioni di incontro e luoghi di socializzazione capaci di rafforzare il ruolo dei giovani come parte attiva della società, per evitare il più possibile tali atteggiamenti ostili”.
La pulizia della palestra è stata effettuata dagli stessi soci della società di pallavolo. Non hanno esitato a rimboccarsi le maniche per riprendere le attività e garantire la continuità della formazione.
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