«Ti racconterò del tempo del nostro corpo e di come mantenerlo in salute» – .

«Ti racconterò del tempo del nostro corpo e di come mantenerlo in salute» – .
«Ti racconterò del tempo del nostro corpo e di come mantenerlo in salute» – .

Tutto dipende dall’alternanza di luce e oscurità: fame, riposo, benessere, difese immunitarie. Lo rivela il nuovo saggio del professore padovano: «Vita e salute legate alle ore di sonno. Dormire almeno 8 ore è la prima regola”

Chiaro e scuro. Tutto dipende dall’alternanza del giorno e della notte: sonno, fame, temperatura corporea, difese immunitarie. Si chiamano “ritmi circadiani”. Antonella Viola rivela la scienza dietro questi meccanismi nel nuovo saggio Il tempo del corpo. Il sole, il sonno e il ritmo della vita (Feltrinelli, 141 pagine, 16 euro). Scienziata, divulgatrice, professoressa ordinaria di Patologia Generale all’Università di Padova, Antonella Viola presenta il libro il 23 giugno alla «Settimana del Libro» Cornedo Vicentino Parco Pretto (ore 11) e il 6 ottobre a Padova alla rassegna letteraria «La Fiera delle Parole», Padiglione 1 della Fiera (ore 17,30). E in tante altre date in tutta Italia.

Oscurità, luce e orologio biologico

Il testo, con rigore scientifico ma linguaggio informativo e accessibilespiega come e perché il buio, la luce e l’orologio biologico sono fondamentali nello stile di vita e nella salute, influenzando anche la medicina. «Il tempo raccontato in questo libro è un tempo intimo, profondo, essenziale. Esistenziale. È il nostro tempo: il tempo del nostro corpo che vibra in sintonia con il pianeta – racconta Antonella Viola -. Ritmi circadiani sono oscillazioni delle funzioni del corpo. Il sonno, la temperatura corporea, la fame, le difese immunitarie e perfino il dolore hanno una cadenza scandita dall’orologio più antico e meraviglioso del mondo: l’alternanza della luce e del buio. Il sole con le sue albe e tramonti detta da sempre il ritmo della vita sulla terra e quel ritmo vitale viene tramandato di vita in vita finché non arriva a noi.

Chiaro e scuro

Capitolo dopo capitolo, ccon lo stile conciso e comprensibile che caratterizza ogni suo intervento, sia in tv che in libri o articoli, la professoressa Viola spiega i tanti rami che hanno al centro la luce e l’oscuritàdal digiuno circadiano, al microbiota e al sistema immunitario, al dolore, ai disturbi del sonno, ai farmaci e ai vaccini, fino al Covid. E le differenze di genere devono essere prese in considerazione nei ritmi circadiani, come nell’insonnia. Gli studi lo dimostrano le donne hanno il doppio del rischio di insonnia rispetto agli uominisoprattutto durante la pubertà, il ciclo mestruale, la gravidanza, la menopausa.

La regola del sonno

Anche in Covidun’analisi tra ritmi circadiani e vaccini dimostra che lIl tempo in cui è stato somministrato il vaccino potrebbe aver fatto la differenza nella produzione di anticorpi. Le persone vaccinate al mattino o almeno prima delle 16 hanno sviluppato una migliore protezione contro il virus rispetto a quelle vaccinate nel tardo pomeriggio: l’ora del giorno in cui si riceve la vaccinazione può modificare la risposta del sistema immunitario. «A chi mi chiede quali sono le regole da seguire per restare in saluteRispondo sempre la regola numero uno è dormire 7-8 ore a notte – sottolinea Antonella Viola -. È molto, lo so. È un terzo della nostra giornata. Ma Non è una perdita di tempo. E soprattutto non è negoziabile. Il sonno è fondamentale per molte funzioni necessarie a mantenerci in salute, dalla riparazione dei danni subiti durante la giornata al consolidamento della memoria. Non è solo la memoria del cervello che si consolida di notte, mentre dormiamo. Anche la memoria immunologica, quella ci permette di difenderci dai virus e dai batteri che matura durante il riposonon è un caso che la perdita di sonno sia associata ad una maggiore suscettibilità alle infezioni”.

Abbiamo bisogno di un cambiamento nelle regole sociali

La conclusione del libro è un’analisi (e un monito) sugli stili di vita, comprende anche l’organizzazione del lavoro. La conoscenza non obbliga a cambiare abitudini, spiega la professoressa Viola, ma rende liberi di scegliere. E scrive: «Queste regole sono chiare, semplici e più o meno attuabili, ma risultano completamente inutile se la società non cambia, se la politica non prende coscienza dei problemi che comporta l’alterazione dei ritmi circadiani… Oggi sappiamo che l’efficienza non si raggiunge con l’usura di studenti e lavoratori, che la qualità delle nostre prestazioni dipende dal tempo che dedichiamo al riposo e non dalle ore trascorse in ufficio.


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23 maggio 2024 (modificato il 23 maggio 2024 | 08:04)

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