Storicamente il medico di famiglia è sempre stato gratuito, ma a quanto pare qualcosa sta cambiando. Scopriamo questa nuova frontiera
Una delle certezze che abbiamo dentro Italia è certamente una questione relativa alla salute pubblica. Non ci sono costi per i servizi di base, compreso il medico di famiglia, che rappresenta un ottimo aiuto anche per le famiglie meno abbienti.
A quanto pare, però, anche queste solide basi si stanno sgretolando e si stanno facendo strada i medici di base retribuiti. È chiamato Documento di famiglia e sta creando non poche polemiche con la sanità pubblica e con i sindacati.
Analizzeremo però questo aspetto più avanti. Ora è bene soffermarsi sul meccanismo di funzionamento di questo servizio che ha cominciato a diffondersi veneto. Non è escluso che lo stesso esempio possa essere seguito anche in altre regioni.
D’altronde uno dei motivi che hanno portato alla nascita di questi “nuovi medici” è la mancanza di un accordo tra medicina locale e Regione Veneto. Considerando che questa dinamica è comune quasi a tutti Italia non è difficile ipotizzare che questo sia solo l’inizio di una transizione sconvolgente. Scopriamo quali sono i suoi compiti e come è strutturata la sua prestazione,
GP a pagamento: il prezzo per un singolo servizio
Una visita può costare circa 50 euro, ma in generale il prezzo è determinato dal servizio. Possono essere infatti richieste anche prestazioni specialistiche specifiche e la prescrizione di farmaci. In generale, però, a livello burocratico non sostituisce il medico di base.
Così uno nuova frontiera della sanità che ormai da tempo ha a che fare con i privati all’interno degli ospedali. Ora tocca alle famiglie, ma non sempre possono permettersi servizi così pagati.
Le polemiche dei sindacati e dell’ordine dei medici
Come già accennato, la questione non è passata inosservata. Infatti, i rappresentanti dei principali sindacati e delle Il presidente Fromceo del Veneto Francesco Noce hanno espresso i loro dubbi su questi medici di base non liberi. Lo hanno definito senza giri di parole un vero e proprio dramma per la sanità pubblica.
Anche Noce ha espresso la speranza che ciò non avvenga piano preordinato per la privatizzazione della medicina e spera che sia solo qualcosa di casuale. D’altro canto, a suo avviso, a rimetterci sarebbero i comuni cittadini.