La Poliambulanza è il terzo pronto soccorso della Lombardia per numero di accessi – .

Il Bilancio Sociale 2023 di Fondazione Poliambulanza fotografa un’azienda con numeri generalmente in crescita, all’interno “Momento difficile per la sanità”ma sempre “in nome della speranza”, come ha detto questa mattina il presidente della Fondazione Mario Taccolini durante la presentazione del documento.

I numeri

Il primo dato di crescita è un dato interno e riguarda il valore economico generato dalla Fondazione: 220,3 milioni di euro, segnando un +5,7% rispetto al 2022 e rappresentano il “massimo storico” per Poliambulanza, che oggi conta 2.201 dipendenti, di cui il 22% medici, il 34% infermieri e ostetriche e il 19% Oss e ausiliari. Sul fronte sanitario i primi ad aumentare sono stati i ricoveri, con 30.739 pazienti l’anno scorsocon un’età media di 53,6 anni e il 16% di persone con più di ottant’anni, in aumento del 3% rispetto al 2022.

I pazienti ambulatoriali erano invece 459.915per un totale di oltre 2,1 milioni di servizi. Dei ricoveri, 5.600 sono stati in Medicina Generale e Geriatria, mentre i pazienti in Neurologia sono stati 785, di cui 388 ricoverati nella Stroke unit per ictus, ischemico o emorragico. In aumento anche gli accessi al Pronto Soccorso, 89.792 nel 2023 (+5% sul 2022), dato che fa di Poliambulanza il terzo pronto soccorso per una sola struttura in Lombardiacon oltre 2.000 codici rossi e 19 mila codici gialli, un tempo medio di dimissione dopo il triage di cinque ore e l’11% di ricoveri ospedalieri.

L’ingresso della Poliambulanza

Per quanto riguarda la sala operatoria, dal 2022 sono interventi chirurgici aumentati (+5,2%): nel 2023 ne sono stati eseguiti 20.550, per un totale di 26.031 ore di lavoro nelle 26 sale operatorie dell’ospedale. Con i suoi 2.734 neonati lo scorso anno, di cui il 19,7% nati con taglio cesareo (circa il 3% in meno rispetto alla media nazionale), Poliambulanza è stata classificata come il quinto centro nascita in Lombardiamentre un altro dato importante arriva dalla Chirurgia Vascolare, dove tra i 912 pazienti operati nel 2023 ci sono state 252 sostituzioni percutanee di valvola di Ortica, un dato che colloca l’ospedale tra i primi dieci in Italia per volume di questo tipo di interventi. Numerosi anche gli interventi di chirurgia protesica, 1.180, di cui 254 assistiti in riabilitazione motoria.

Poi c’è il capitolo tumori: i carcinomi inventivi diagnosticati sono stati 3.079 nel 2023, 1.880 interventi di chirurgia oncologica, 774 cicli di radioterapia, 9.926 ricoveri e cicli MAC di oncologi medici. Dei 393 bresciani operati per tumore maligno del colon secondo i dati dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), il 20% (80 pazienti) ha ricevuto l’intervento presso il Policlinico. Definita “ottima” anche la collaborazione con l’ATS di Brescia. nella prevenzione oncologica secondaria: nell’ambito dello screening promosso dall’Agenzia di Telemedicina, sono state effettuate rispettivamente 548 e 798 colonscopie e 798 polipectomie mediante Endoscopia Digestiva e 6.205 mammografie, su donne di età compresa tra 50 e 69 anni, condotte per la prevenzione del tumore al seno.

Per quanto riguarda i tumori maschili, l’Unità di Urologia della Poliambulanza si distingue tra i centri italiani “Nastro Azzurro” per l’approccio multiprofessionale e interdisciplinare dei percorsi diagnostici e terapeutici dei tumori della prostata: vengono in soccorso anche tecnologie avanzate, come la Sistema robotico “Da Vinci”, con il quale sono state eseguite nel 2023 120 prostatectomie radicali robotizzate.

Ultimo, ma non per importanza, il settore della ricerca e della formazioneNel 2023 il corso di laurea in infermieristica contava 206 studenti, 137 sperimentazioni attive, 160 studi osservazionali e 271 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali.

Le dichiarazioni

«Pur essendo una fondazione di diritto privato, quello che facciamo è un servizio sanitario pubblico – ha detto il direttore generale Marcellino Valerio, appena riconfermato per il prossimo quadriennio –. I pazienti fuori regione sono stati solo il 4,2% del totale, oltre il 95% dell’attività di ricovero della Poliassociazione è stata svolta su pazienti provenienti dalla Lombardia in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale”. Un servizio, ha ricordato, che però incombe sulla “tempesta perfetta” data dall’invecchiamento della popolazione, che “assorbe risorse per la spesa sanitaria”, non adeguate a fronteggiare il fenomeno.

Per affrontare alcune difficoltà croniche in ambito sanitario, come l’elenco delle attestazioniFondazione Poliambulanza ha contribuito con 12,6 milioni di euro dei propri servizi, non rimborsati dal sistema sanitario regionale: «Abbiamo un grosso problema con le liste d’attesa, perché siamo molto attrattivi – spiega Valerio -. Per questo abbiamo aderito al progetto del Centro Unico Regionale di Prenotazione”.

 
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