Al vaglio della Procura di Bari anche un messaggio inviato da Michele Emiliano ad Alfonsino Pisicchio, ex assessore all’Urbanistica ed ex commissario straordinario ai beni culturali che dal 10 aprile si trova agli arresti domiciliari insieme al fratello Enzo e ad altre persone, in che ha informato delle indagini in corso. Lo ha riferito lo stesso Pisicchio, nominato governatore della Regione Puglia nel dicembre 2023, nell’interrogatorio di garanzia. I reati contestati all’ex consigliere della Giunta Emiliano sono, tra gli altri, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, corruzione per l’esercizio della funzione, truffa, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falsità materiale, turbata libertà di aste, emissione di fatture per operazioni inesistenti.
Durante l’interrogatorio di garanzia, l’ex assessore ha letto una conversazione Whatsapp con il presidente della Regione Puglia. Uno scambio di sms – ha detto l’ex assessore, citato da La Gazzetta del Mezzogiorno – che lo aveva scioccato e sconvolto al punto che ha fotografato la conversazione, l’ha trasmessa ai suoi familiari più stretti, e ne ha subito parlato al telefono con la moglie. Emiliano avrebbe rivelato che secondo “fonti romane” Pisicchio sarebbe stato oggetto di un’indagine. Non solo: il governatore della Regione Puglia sarebbe stato a conoscenza anche dell'”aggiornamento delle esigenze precauzionali riportato in un’informativa del nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Bari”, si legge sul quotidiano pugliese. Vista la situazione, Emiliano avrebbe chiesto a Pisicchio di dimettersi, viceversa avrebbe proceduto autonomamente a revocargli il mandato di commissario straordinario alle Belle Arti. Infine, in serata, Pisicchio è stato messo in manette.
Foto di copertina: ANSA/CLAUDIO PERI
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