Gesteco, Redivo fino al 2016: «Vogliamo andare in Serie A1»

Gesteco, Redivo fino al 2016: «Vogliamo andare in Serie A1»
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CIVIDALE. Redivo sindaco, fino al 2026. Si tratta, infatti, di un mandato sportivo a vita che legherà i destini di Lucio Redivo e dell’UEB Gesteco per altri due anni.

L’annuncio, a sorpresa, nella serata di venerdì 19 aprile: il trentenne argentino continuerà a legiferare in Friuli. Ancora e ancora. Il progetto ducale è stato abbracciato in pieno e sono state stroncate sul nascere possibili voci legate ad una sua candidatura a nuovi incarichi altrove.

Non solo: perché al rinnovo, il nazionale dell’Albiceleste ha voluto aggiungere parole di spinta per la sua squadra in vista dei prossimi play-off. Così come per le due stagioni a venire. «L’obiettivo è andare in A1», ha risposto agli applausi commossi dei tanti presenti al convegno indetto dal club poche ore prima, un alone di mistero che accompagna l’annuncio.

Ci ha scherzato sopra il numero uno degli Eagles Davide Micalich, marciando su questa incognita. Mettere insieme una sinossi ben riuscita: «Mantenere Redivo è difficile», la premessa, lo sguardo sommesso del “pres”, il linguaggio del corpo chiaro.

«Ci ​​ho provato, ma l’anno prossimo Redivo non giocherà con noi». Gelo. «Perché giocherà con noi i prossimi due anni». Dall’ombra di un copione scritto a tavolino, dunque, ecco emergere l’“hombre” del momento; ad accoglierlo c’era una maglietta – poi andata esaurita – raffigurante il suo volto, subito sotto il soprannome di “el Mayor”. L’elezione del giocatore del Bahia Blanca alla guida del gruppo gialloblù può quindi dirsi ufficiale. Con lui legiferaranno anche capitan Rota e il vice Miani nel prossimo campionato.

Al loro fianco poi Berti, Isotta e, secondo notizie fresche di ieri, Marangon, con il quale è stato raggiunto un accordo per il prolungamento del contratto in essere.

Dell’Agnello? “Siamo a buon punto”. Mastellari? “Sta molto bene, mi piacerebbe parlargli”. Intanto Micalich si gode il suo gioiellino: «Un giocatore che sta scrivendo la storia di questo club, che incarna perfettamente quello che è il nostro spirito. Per noi è un grande onore poterlo avere tra noi per i prossimi due anni”.

Spazio quindi all’aneddoto, a quell’accordo generale trovato dalle parti ancor prima dell’acquisizione della salvezza aritmetica: «Quando dissi a “Pilla” – parole di Micalich – non esitò un secondo a dirmi di tenerlo» .

Redivo, invece, sta bene, in Friuli, a due passi dal Ponte del Diavolo: «Sono molto felice di restare – ha commentato il giocatore -, mi trovo bene con tutti, dai tifosi ai compagni, ai tifosi. gestione, al personale. Tutti mi aiutano a dare sempre il 100% in campo. Adesso l’asticella si è alzata, ma va bene così, siamo qui per provarci”.

A partire da questi play-off: «Ripartirà un nuovo campionato, affronteremo una grande squadra, questo è già certo. Ma siamo pronti a dare il massimo, con la grande umiltà che ci ha sempre contraddistinto”

 
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