«Lasciamo il lavoro e partiamo per l’Australia in bicicletta», il «cambio di vita» estremo di due torinesi – .

«Lasciamo il lavoro e partiamo per l’Australia in bicicletta», il «cambio di vita» estremo di due torinesi – .
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DiFederica Vivarelli

Giacomo Perone era impiegato di un’enoteca, Andrea Incarbone era responsabile di scaffale: «Volevamo riprenderci i nostri giorni». Domenica 21 aprile parte un itinerario di 16mila chilometri da percorrere in un anno

Da Da Torino al deserto australiano in bici. Al di là 15.779 chilometri Quello Andrea Incarbone E Giacomo Perone calcolano di arrivare entro il tempo massimo di «un anno e una settimanaanche perché in quella data si sposerà mia sorella e io dovrò esserci assolutamente” scherza Andrea.

Passeranno BalcanidalHimalayadal Tailandia. Un’impresa che non è solo un viaggio. È il manifesto di una generazione: «Ci siamo dimessi dai nostri rispettivi incarichi. Naturalmente c’è la voglia di mettersi alla prova, di raggiungere l’altra parte del mondo con le proprie forze. Ma soprattutto volevamo riappropriarci delle nostre giornate che scorrevano sempre uguali. Vogliamo tornare a trovare il tempo giusto per le cose». Andrea, quasi 25 anni, fino a pochi giorni fa lavorava come scaffalista notturno per una grande catena di supermercati. Giacomo, 24 anni, era invece impiegato in un’enoteca nel centro di Torino.

Italia-Australia in bici, l’itinerario

I due partiranno domenica mattina da Piazza Benefica a Torino. «Ci ​​fermeremo a Moncalieri al Festival del Cicloturismo. Saremo presenti allo stand di Ferrino che è lo sponsor della nostra avventura – spiegano i due giovani -. Poi partiremo per Milano, speriamo di arrivare al confine da Trieste entro un mese”.

Il programma infatti è molto dettagliato: Andrea e Giacomo hanno con sé passaporti, visti, aggiornamenti sui conflitti internazionali. «Vorremmo viaggiare il più possibile via terra. Inizialmente volevamo passare attraverso l’Iran. Ma c’è la guerra, la frontiera è bloccata” spiega Giacomo. Quindi entreranno Kazakistan. Viaggeranno nel deserto australiano per circa un mese e mezzo, per poi riprendere l’aereo Adelaide.

Nessun motore elettrico sulle bici. «Andremo avanti solo con le nostre forze. Siamo pronti a tutto – sottolineano i due torinesi – tranne che agli eventi bellici. È un aspetto che ci spaventa, più del mese e mezzo trascorso in moto nel deserto australiano”. Non è la prima volta che Andrea e Giacomo affrontano un’avventura simile: l’anno scorso hanno raggiunto Capo Nord in bicicletta. Nel 2020 Palermo, «ma è iniziato tutto così per gioco – spiegano -. Con gli scout avevamo pedalato sulla VenTo, la pista ciclabile da Torino a Venezia. Volevamo vedere cosa potevamo fare”.

L’avventura australiana si racconterà via social, e nel viaggio i due porteranno anche il gagliardetto del Comune di Torino affidato loro dal sindaco Lo Russo. «Le nostre famiglie non sono rimaste sorprese da questo viaggio, diciamo che sono formate – concludono Andrea e Giacomo -, ma soprattutto ci sostengono nella nostra voglia di sperimentare il mondo».


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20 aprile 2024 (modificato il 20 aprile 2024 | 11:14)

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