“Un algoritmo non dovrebbe mai prevalere su una visione dal vivo. A differenza di altri, noi non ci siamo mai nascosti” – .

L’Inter vince il derby di Milano 2-1 e diventa campione d’Italia. Vergogna totale per i rossoneri perdono il sesto derby consecutivo e continuare nel momento buio, vedendo festeggiare in casa i vecchi rivali… A nulla è valso il gol a una decina di minuti dalla fine Tomori che aveva accorciato le distanze: nei momenti finali i giocatori del Milan erano nervosi con i loro espulsioni di Theo e Calabria. Ai microfoni di Sky Sport 24 è intervenuto il tecnico dell’Inter Piero Ausilio. Le sue dichiarazioni.

Sulla difficoltà del lavoro estivo: “La soddisfazione è tanta. Sapevamo che cambiare 12 giocatori non è facile. Siamo stati bravi tutti insieme a individuare i sostituti che si sono rivelati importanti dal punto di vista tecnico e morale. C’era uno zoccolo duro qui ma si sono aggiunti altri giocatori forti ma con ampi margini di crescita“

Sul ciclo dell’Inter: “Non inizi a lavorare se non ci credi. Noi non ci siamo mai nascosti, a differenza di altri che si nascondevano dietro la qualificazione alla Champions League o altri piazzamenti. L’Inter ha il dovere di vincere ogni volta, l’importante è che parta sempre con l’ambizione di vincere. Quando qualcuno si dimostrerà superiore gli stringerai la mano. Oggi ce l’hanno tenuta vicina“

Sul segreto dell’Inter: “Grande affiatamento nel gruppo di lavoro, scouting importante: facciamo sia video ma anche alla vecchia maniera con 10 osservatori che girano l’Europa, l’Italia e anche il Sud America. Siamo riusciti a trovare soluzioni forti spendendo la giusta cifra. Usiamo algoritmi ma come dato aggiuntivo: un algoritmo non dovrebbe mai prevalere su una visione dal vivo di un calciatore“

Su un’operazione importante in questa stagione: “Volevo menzionare Thuram. Non cito Frattesi e Carlos che già giocavano nel campionato italiano. siamo stati bravi qui a coltivare le relazioni. La storia di Thuram è iniziata due anni fa e lo avremmo preso insieme a Dzeko: avevamo già chiuso l’operazione ma lui si è fatto male. Il motivo per cui ci ha scelto è che ha capito che quello era il progetto migliore per lui. Può diventare ancora più forte“

Sul rinnovo di Lautaro: “Per quanto riguarda il rinnovo, credo che le parole di Marotta siano da condividere: lui è il nostro capitano e la sua scadenza non è vicinissima ma l’intenzione è quella di chiudere prima dell’inizio della prossima stagione. Abbiamo rallentato perché era importante restare concentrati sulla seconda stella. Ora avrò più tempo per dedicarmi ad altre situazioni: aggiungo Barella o altri giocatori che meritano un riconoscimento“