I 5.000 del Vanni Sanna, ieri per Torres-Cesena 1-1, oltre a festeggiare l’aritmetica del secondo posto dei rossoblù, hanno reso omaggio allo storico presidente Bruno Rubattu che – prima del fischio d’inizio – ha ricevuto una targa ricordo dal club , una maglia e soprattutto la carica di presidente onorario. Un momento molto sentito per chi ha fatto la storia del popolo sassarese.
«Una bella sorpresa: ho pianto di gioia, mi sono commosso», rivela Rubattu, che oggi ha 87 anni, in collegamento con “L’Informatore Sportivo” su Radiolina. E il programma di Lorenzo Piras ha ricevuto anche una seconda sorpresa: i complimenti di Ninnino Orrù. «Auguro il meglio a Bruno e a tutta la Torres e la promozione in Serie B», dice l’ex presidente del Cagliari che – quando dirigeva il club insieme al fratello Antonio – fu protagonista degli ultimi derby ufficiali con la Torres di Rubattu, in C1 a la fine degli anni ’80.
La storia in campo. Con Rubattu la Torres vive un periodo illustre della sua storia, con la promozione in C1 nel 1987 e il quarto posto nel 1989 (in entrambi i casi con un giovanissimo Gianfranco Zola in rosa). «Il Sassari merita la Serie A e sono convinto che, se dovesse passare in Serie B, la Torres potrebbe fare un’ottima figura: questa società può farcela, ha gente seria», dice Rubattu. «I sassaresi sono contenti quando le partite vanno bene, è l’entusiasmo che li spinge. Ieri ho visto tutte e 5mila le persone in piedi ad applaudirmi, cosa che mi ha fatto piangere: sono contento di quello che ho fatto”.
E ora si aspetta il secondo turno dei playoff nazionali, quello dove la Torres esordirà per disputare (da seconda in classifica) i play-off per il passaggio in Serie B.
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