INAUGURATA LA MOSTRA DEDICATA AL TOUR DE FRANCE. GALLERIA – .

INAUGURATA LA MOSTRA DEDICATA AL TOUR DE FRANCE. GALLERIA – .
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Fondazione Museo del Ciclismo Madonna del Ghisallo a Magreglio haiÈ stata inaugurata “Ghisallo in Giallo”, una mostra – expo – alla Grande Boucle che trae ispirazione anche dal libro di Beppe Conti – Il Giallo del Tour – edito da Minerva che racconta storie, segreti e racconti della grande corsa a tappe francese.

La mostra Ghisallo in Giallo, curata da Carola Gentilini con la collaborazione di Beppe Conti ai testi, è stata inaugurata sabato 20 aprile con una giornata in giallo al Museo del Ciclismo Madonna del Ghisallo a Magreglio, dove la mostra sarà visibile fino all’inizio di settembre 2024. È l’omaggio del Museo fondato da Fiorenzo Magni nel 2006 alla grande partenza del Tour de France in Italia.

Il Museo del Ciclismo Madonna del Ghisallo, in Via Gino Bartali 4, a Magreglio, è aperto tutti i giorni dal primo sabato di marzo alla prima domenica di novembre, con orario continuato, dalle 9.30 alle 17. 30. È un museo inclusivo, che consente alle sedie a rotelle di viaggiare attraverso una spettacolare rampa “ciclabile” e da alcuni anni è attento anche a proporre progetti culturali e ciclo-storici multisensoriali. Per i non vedenti, infatti, la mostra Ghisallo in Giallo sarà raccontata dai podcast – suddivisi in puntate secondo l’ordine espositivo – disponibili sulla piattaforma Spotify (a questo link). Il progetto si arricchirà anche di versioni in francese, grazie alla collaborazione con il documentarista e regista Laurent Galinon, e in inglese.

Ghisallo in Giallo è una mostra retrospettiva che racconta il Tour dalle origini ai giorni nostri, raccogliendo cimeli e cimeli, alcuni non sono mai usciti dalle case dei collezionisti privati, anche inaspettatamente nei giorni precedenti il ​​vernissage. La mostra nasce grazie ai cimeli del Museo del Ghisallo e a questi generosi collaboratori: per le aziende, BMC, Colnago, Lasvit, Pinarello; per i musei, Fondazione Pirelli, Museo Ottavio Bottecchia, Museo del ciclismo Gino Bartali (Firenze), Museo Falegname Tino Sana, Spazio Pantani (Cesenatico), Museo Koers (Roselaire – Belgio), Musée du Vélo di Marc-André Elsig (Chippis – Svizzera), Ciclocollection – Museo della Bicicletta Gigi Farè (Riva del Garda); per collezionisti privati, Natale Bolgè, Bruno Carraro, Giorgio Cimurri, Enzo Manfrè, Graziano Pellizzoni, Famiglia Pietra – Freni Universal.

UN VERNISSAGE EMOZIONANTE E MOLTO PARTECIPATO – Per il vernissage di sabato 20, tra i musei che hanno collaborato alla mostra, sono arrivati ​​a Magreglio: la Fondazione Pirelli con Eleonora Salvatti e Laura Riboldi, il Museo Ottavio Bottecchia con Tiziana Gottardi, il Musée du Vélo di Marc-André Elsig ( Chippis – Svizzera) con Marc Andrè Elsig, Ciclocollection – Museo della Bicicletta Pierluigi Farè (Riva del Garda) con Pierluigi Farè. In rappresentanza delle aziende segnalate tra i finanziatori presenti Alessandro Turci per Colnago, Claudio Mantovani per Nalini. Per le collezioni private presenti Giorgio Cimurri e Gianfranco Pietra – Freni Universal. Tra le istituzioni presenti per Federciclo Stefano Pedrinazzi, presidente regionale, e Luca Arrara del comitato provinciale FCI Milano.

Per le famiglie dei grandi campioni c’erano Tiziana Magni e Riccardo Fracassi, figlia e nipote di Fiorenzo Magni, fondatore del Museo del Ghisallo, poi per la prima volta Elisabetta Nencini, figlia di Gastone Nencini, è arrivata al museo di Magreglio. Il campione Jan Ullrich si è prestato per tutta la giornata al racconto sul Tour condotto dallo storico giornalista e cronista Beppe Conti che ha voluto presentare anche il suo ultimo libro “Il giallo del Tour” Minerva edizioni da cui sono tratti i testi della mostra sul Tour grande corsa a tappe francese. Anche l’ex professionista Alberto Elli (4 giornate in maglia gialla al Tour 2000), oggi legato al Museo nel ruolo di guida cicloturistica, ha preso parte all’inaugurazione dopo aver donato una delle sue maglie gialle.

Marino Vigna, olimpionico della pista e direttore sportivo di Eddy Merckx, ha generosamente contribuito ad arricchire il racconto dell’epopea del Tour de France, testimoniando ancora una volta il suo affetto per il Museo del Ghisallo.

Numerosi anche i giornalisti che si sono alternati con testimonianze della storia e del presente del grande ciclismo, tutti affascinati dalla grande corsa a tappe francese, tra questi: Riccardo Crivelli, Mauro Colombo, Gianfranco Josti, Stefano Martignoni, coinvolti in vari momenti di amarcord ciclistico, tratti da il racconto corale della meravigliosa storia del Tour de France. Uno di loro, appassionato ciclista, scrittore e illustratore, anche poeta, Albano Marcarini, arrivò in bicicletta sul passo del Ghisallo per immergersi nell’atmosfera della mostra e scrisse nel taccuino dei ricordi: «In una splendida giornata con il colori della primavera, pedalando controvento salendo da Erba, ho raggiunto il Museo del Ghisallo che si colorava di giallo, il giallo del Tour”.

 
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