Mancano ancora due settimane al Gran Premio di Miami, ma il Ferrari ha già annunciato un’importante novità riguardante la livrea con cui scenderà in pista domenica prossima 5 maggio: sulla “Rossa” di Maranello, infatti, ci saranno due distinte tonalità di blu particolarmente care agli appassionati della storia dei motori sportivo e nello specifico alle vicende del Cavallino Rampante, ovvero l’Azzurro La Plata e l’Azzurro Dino.
Anche se non sono stati anticipati scatti di alcun tipo, capaci di farci capire come potrebbe essere la SF-24 di Charles Leclerc e Carlos Sainz, in molti sul web hanno iniziato a fantasticare e ad ipotizzare come potrebbero essere abbinate le due diverse colorazioni. Questa speciale livrea, che verrà sfoggiata esclusivamente durante il weekend del Gran Premio di Miami, vuole essere un omaggio agli Stati Uniti d’America, nell’anno in cui ricorre il settantesimo anniversario della presenza della Ferrari nel mercato a stelle e strisce.
Il Cavallino Rampante fece il suo debutto oltreoceano nel 1964, sfoggiando una colorazione singolare bianco e blu. Il colore “storico” delle vetture italiane nelle competizioni automobilistiche internazionali è il rosso fin dagli anni ’20, ma la monoposto di quell’anno vinse comunque il campionato del mondo con la sua livrea biancoblu, utilizzata in pista negli ultimi due gare della stagione, il Gran Premio degli Stati Uniti e il Gran Premio del Messico. Il 158 di John Surtees (che vinse con un solo punto di vantaggio su Graham Hill) e Lorenzo Bandini furono così modificati all’ultimo minuto da Enzo Ferrari, che voleva vendicarsi della federazione per la mancata omologazione della 250 LM: la vettura, infatti, avrebbe dovuto correre nella categoria Gran Turismo, ma alla fine fu costretta a competere con i prototipi. In quelle due occasioni la “Rossa” gareggiò sotto le insegne del NART, North America Racing Team, con il quale la squadra aveva già in essere una collaborazione tecnica.
L’Blu La Plata, di una tonalità non molto intensa, è il colore dell’Argentina nelle competizioni automobilistiche internazionali. Un blu simile a quello che Alberto Ascari usava per la tuta e il casco, e che ricorda molto da vicino, ad esempio, il colore delle tute indossate da piloti come John Surtees e Chris Amon o dallo stesso Niki Lauda nella sua prima stagione in Ferrari.
L’Dino blu è invece decisamente più scura, e fu indossata per l’ultima volta da Clay Regazzoni nel 1974, prima che anche le tute diventassero definitivamente rosse per abbinarsi alla livrea della monoposto.
In attesa di conoscere l’aspetto della SF-24, inizieranno una serie di eventi per celebrare la casa automobilistica italiana a partire dal 28 aprile dal Tennessee alla Florida, dove il 5 maggio si svolgerà l’attesissima gara.
