“È un vincente, ti dico perché è speciale. Diventerà il Ferguson dei manager. E se ha bisogno di qualcosa…” – .

“È un vincente, ti dico perché è speciale. Diventerà il Ferguson dei manager. E se ha bisogno di qualcosa…” – .
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La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente in esclusiva l’ex collaboratore di Cristiano Giuntoli a Napoli (ma i due lavoravano insieme anche a Carpi), Giandomenico Costi, per parlare in modo approfondito del Direttore Sportivo della Juventus e non solo:

Qual è la tua opinione su Cristiano Giuntoli?

“Conosco Cristiano dai tempi del Carpi, abbiamo scalato le classifiche dalla D alla A e poi siamo stati insieme anche al Napoli per tre anni. Proprio in quest’ultima esperienza ho potuto valutarlo dal punto di vista manageriale, in quanto allenavo l’Emilia e quindi il contesto era completamente diverso. Non mi ha sorpreso che sia arrivato in uno dei club più importanti del mondo, perché è una persona competente e ha sensibilità. E’ il supporto ideale non solo per la società, ma anche per lo staff e l’allenatore che possono avere un confronto reale. È davvero bravo in tutto.

Cosa ne pensi di quello che dice pubblicamente davanti ai microfoni?

“Sono d’accordo con quello che gli sento dire nelle interviste, sta rispettando le linee guida dell’azienda. E non può fare a meno di seguirli, non è che succeda il contrario (sorride ndr). È chiaro che la Juve è abituata a vincere sempre e deve farlo, ma per tornare a questo status serve un po’ di tempo. Probabilmente rispetto a quello che i tifosi si aspettavano, cioè investimenti importanti per ingaggiare i migliori, credo che si possa costruire un modello diverso. Sinceramente non sono così preoccupato, lo conosco da molto tempo e so come lavora bene nei momenti di pressione e difficoltà. C’è una costante che parla per lui: Cristiano ha sempre vinto, in qualunque contesto e in qualunque società abbia lavorato”.

I tifosi sono sempre interessati alle azioni dell’allenatore nel mercato dei trasferimenti. Cosa dobbiamo aspettarci da Cristiano Giuntoli in questo senso?

“Per me prenderà giocatori che hanno già successo, o quelli che impiegheranno poco tempo per riuscirci. A Napoli era stato fatto un lavoro incredibile, erano stati ingaggiati giocatori come Lobotka, Kvara, Osimhen che nel corso delle stagioni erano riusciti a rendere al meglio. E’ abituata a fare più del proprio potenziale, la Juve sarà costruita diversamente e in linea con quello che il club ha in mente in termini di budget. I bianconeri non sono abituati a finire terzi, che è sempre stato l’obiettivo per vincere a livello nazionale ed europeo”.

Alcune indiscrezioni hanno legato il tuo nome, anche recentemente, alla dirigenza bianconera. Sciocchezze giornalistiche o c’è un fondo di verità?

“Non ne so nulla, anche se il mio nome è stato menzionato non molto tempo fa. Io e Cristiano ci conosciamo quasi da sempre, qualora avesse bisogno di qualcosa… Ma questo è un dato di fatto!”.

Mentre ci puoi descrivere che professionisti sono Giuseppe Pompilio e Stefano Stefanelli?

“Li ho conosciuti e non posso che parlarne bene: Pompilio è più dedito alla parte amministrativa, Stefanelli invece si concentra sulla parte tecnica e sul campo. Sono figure importanti, persone serie e degne di fiducia – sotto tutti i punti di vista – che conoscono molto bene Christian”.

Curiosità finale: perché Cristiano Giuntoli porta lo stigma del vincente?

“Ho sempre pensato che avesse quella marcia in più, innanzitutto partiamo dal fatto che è bravo in tutto. Potrebbe ricoprire qualsiasi ruolo: dal preparatore atletico, al recupero infortuni fino al dirigente sportivo. Siamo partiti dal basso e per certi aspetti mi ha aiutato, anche se ho avuto una carriera da calciatore un po’ più importante di lui, Cristiano era bravo a studiare e specializzarsi, per un allenatore che potrebbe essere Allegri o Sarri è una manna da trovare un manager come lui con cui lavorare. confrontandosi a 360°. Ciò che fa la differenza, come accennavo prima, è la sua grande sensibilità verso chi lo circonda: è questo che lo rende speciale. Ha fame di vittorie, diventerà il Ferguson dei dirigenti della Juve”.

Ringraziamo Giandomenico Costi per la cortesia e disponibilità mostrata durante questa intervista.

 
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