“Mi dispiace, ma l’infortunio è un disegno di Dio e non si può discutere” – .

“Mi dispiace, ma l’infortunio è un disegno di Dio e non si può discutere” – .
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Immagina che la costruzione della tua nuova casa sia arrivata al tetto: mancano solo le ultime tegole. E proprio in quel momento un turbine improvviso svela tutto. Ecco, è quello che è successo all’Unahotels dove la tegola piovuta sulle teste di tutto l’ambiente, sotto forma di infortunio a Jamar Smith, leader carismatico e tecnico della truppa di Priftis, rischia di complicare gli obiettivi biancorossi.

Il funambolo statunitense, a causa della sublussazione alla spalla, salterà sicuramente la sfida decisiva dei playoff contro il Napoli (domenica al PalaBigi alle 18.15) e con ogni probabilità la trasferta di Sassari. L’obiettivo è il suo rientro nei ranghi per la prima partita dell’auspicato post-season che, però, Reggio non ha ancora raggiunto. E ora dovrà farlo senza il suo elemento migliore.

Smith, infatti, non aveva avuto un infortunio che la costringesse a rimanere ai box dai tempi del college. Come stai vivendo questo momento?

“Mi dispiace molto; più che per l’infortunio in sé, per il momento in cui è arrivato, proprio in un periodo in cui tutti stiamo lottando per le fasi decisive della stagione. Ma questo è il disegno di Dio, e non si può discutere”.

Temevi che fosse qualcosa di più serio?

“Francamente, mi sento grato e sollevato dal fatto che non si sia trattato di qualcosa di molto più serio; come avrebbe potuto essere”.

È costretto allo stop nel momento più delicato della stagione e l’Unahotels perde l’uomo capace di essere decisivo nei momenti chiave; Anche senza il suo apporto, può Reggio battere il Napoli e raggiungere i playoff?

“Credo tantissimo nei miei compagni: questi ragazzi hanno lavorato duro tutto l’anno e tutto quello che abbiamo ottenuto è stato insieme e non certo individualmente. Anch’io sarò con loro, anche se per un po’ da una prospettiva diversa. Ma ho fiducia nell’allenatore e nei ragazzi: faranno bene anche senza di me”.

Un gruppo unito è pronto a sacrificare il triplo per sopperire all’assenza di un compagno molto forte. Il gruppo Unahotels può farlo?

“Assolutamente si. Non faccio nomi perché non voglio mettere pressione a nessuno, ma nella mia testa so già che ci saranno soprattutto tre compagni pronti a fare un ulteriore passo avanti. Ma so che in generale i ragazzi si stanno preparando a questo momento fin dall’inizio della stagione e noi come squadra siamo pronti a lottare”.

Conoscendo il suo temperamento avrà sicuramente voglia di tornare in campo. Pensi di farcela per la prima partita dei play-off?

“Non voglio fare tabelle, ma farò di tutto per tornare in campo il più velocemente possibile. Tutti quelli che mi conoscono sanno quanto amo questo gioco e lavorerò più duramente che posso per superare questo infortunio”.

 
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