Martin è il favorito in Spagna, ma attenzione a… – .

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Sono trascorse due settimane dallo spettacolare Gran Premio disputato sull’asfalto di Austin e il campionato del mondo MotoGP è già pronto a far nuovamente parlare di sé quarto appuntamento della stagione 2024, il GP di Spagna a Jerez de la Frontera. Il circuito andaluso è tradizionalmente considerato il primo vero test del calendario, un luogo adatto per far emergere in campo i reali valori, che spesso non sono così chiari durante le prime trasferte fuori dall’Europa (nonostante quest’anno la gara ha già avuto luogo in Portogallo). I 4423 metri di asfalto intitolati alla memoria del campione Angel Nieto sono anche teatro di una delle tappe più storiche dell’intero calendario, presente ininterrottamente dal 1987.

PREDIZIONI

Come dicevamo, la corsa texana ha sicuramente lasciato il segno, regalando un grande spettacolo soprattutto nella giornata di domenica, dove Maverick Vinales, già vincitore della Sprint Race di sabato, è riuscito a risalire, dopo una brutta partenza, dall’undicesima alla prima posizione, portando l’Aprilia al trionfo e riconquistando la vittoria dopo tre anni di digiuno. ‘Top Gun’ ha attraversato numerose difficoltà in questi tre anni e il successo americano ha tutte le sembianze di essere qualcosa di più di un semplice fine settimana illuminato. Lo spagnolo era già stato molto veloce in Portogallo, dove solo un guasto al cambio all’ultimo giro gli aveva tolto un meritato secondo posto dopo la vittoria nello Sprint. L’impegno Aprilia, passato attraverso la sapiente gestione di Massimo Rivola e la grandiosa evoluzione tecnica della RS-GP 24, sembra averci restituito un pilota rigenerato, intatto come forse non lo avevamo mai visto, liberato dai propri limiti e da quell’insicurezza che spesso ne minava i risultati. Un pilota in questo stato di forma rappresenta senza dubbio una seria minaccia anche per i presunti favoriti per il titolo, considerati anche i 14 punti di distacco dalla vetta della classifica. In MotoGP Vinales ha ottenuto tre podi in sella alla Yamaha, ma non ha mai vinto sul circuito di casa di Jerez, cosa che riuscì solo in Moto3 nel 2013, anno del titolo.

La rinascita di Vinales, però, non è stato l’unico tema consegnatoci dal Texas: Pedro Acosta ha dimostrato ancora una volta il suo talento cristallino, lottando come un leone tra i big della categoria, conquistando un secondo posto che, di questo passo, potrebbe essere il preludio ad un primo successo in questo anno di debutto nella classe regina. Jerez rappresenta già per KTM un’occasione molto ghiotta per conquistare la prima vittoria stagionale: qui lo scorso anno la RC16 ha giocato il ruolo di moto da battere e Brad Binder è riuscito a vincere la gara Sprint e finire secondo domenica, mancando per un soffio la vittoria.

In breve, Aprilia e KTM hanno lasciato il Nuovo Continente in motocicletta riferimento per l’intera categoria. Si è infatti interrotta a quota 11 la striscia di vittorie consecutive della Ducati. La Rossa di Borgo Panigale, non del tutto centrata in questo inizio di stagione, tornerà sicuramente a galoppare non appena toccherà il suolo andaluso, dove è stata per anni regina indiscussa tre anni.

Non dimentichiamolo in testa al campionato del mondo troviamo infatti una Desmosedici, non quella del team ufficiale, bensì quella Pramac Jorge Martin, a quota 80 punti con una vittoria e due podi già all’attivo. Lo spagnolo ha mostrato grande maturità nell’ultimo round, conquistando i punti consistenti del quarto posto senza strafare, errore che gli era costato molto in più occasioni nel corso del 2023. Nella prima parte del 2024 si è invece visto un pilota più equilibrato, capace di misurarsi e portare a casa sempre il miglior risultato possibile in base alle condizioni. Nonostante il suo record in MotoGP non sia esaltante (quarto posto nel 2023 come miglior risultato) il leader della classifica, con 11 punti di vantaggio su Enea Bastianini, è considerato dagli esperti il ​​favorito per l’appuntamento andaluso.

Jerez potrebbe essere uno grande opportunità per Pecco Bagnaia. Il Campione del Mondo in carica è uscito vittorioso dalle curve del circuito Angel Nieto nel 2022 e nel 2024. Con le due prestazioni estremamente noiose di Portimao e Austin, che lo hanno portato a 30 punti da Martin, l’amichevole pista del sud iberico ha tutto ciò che serve ristabilire le gerarchie. Inoltre la Ducati vince qui da 3 anni e se i problemi di gioventù della GP-24 riscontrati nelle prime tre gare si risolvessero su una pista vera come questa, allora la Rossa avrebbe ancora una volta un consistente vantaggio per le prossime 7 tappe europee.

Per concludere, un punto su Marc Marquez e sul suo processo di adattamento alla GP-23 del team Gresini. Il ritardo del “Cabroncito” dalla vetta è di 44 punti e, dopo due zeri consecutivi tra Portogallo e Stati Uniti, sarà È fondamentale non commettere nuovi errori come. L’ultima vittoria del vecchio Márquez qui in Andalusia risale al 2019, mentre il Gran Premio del 2020 è ancora nella mente di molti, con la straordinaria rimonta terminata però nella ghiaia della Curva 3.

Crediti: (Getty Images)

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