«L’Inter è da quattro anni la più forte ma ha vinto solo due scudetti» – .

«L’Inter è da quattro anni la più forte ma ha vinto solo due scudetti» – .
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In conferenza: «Non abbiamo mai avuto la squadra più forte. È stato un errore non sottolineare i progressi fatti in Champions League lo scorso anno”

Db Milan 22/10/2023 – Campionato di calcio Serie A / Milan-Juventus / foto Daniele Buffa/Immagine Sport nella foto: Stefano Pioli

Stefano Pioli, allenatore del Milan, in conferenza stampa prima della sfida contro la Juventus, valida per la 34esima giornata di Serie A, torna sul derby perso e sullo scudetto vinto dall’Inter. Le parole dell’allenatore rossonero riportate da TMW.

Pioli: «È stato un forte dolore vedere festeggiare gli avversari»

Nel periodo importante di aprile c’è anche la partita contro la Juve…
«Deve assolutamente essere così, anche purtroppo a causa degli ultimi risultati negativi. L’obiettivo deve essere quello di arrivare secondi. Sono stati 10 giorni difficili».

Che giorni erano?
«È facile, tra virgolette, perché non possiamo fermarci a queste delusioni che abbiamo subito e che abbiamo regalato a questi tifosi, quindi dobbiamo necessariamente avere la voglia, il riscatto, di rimanere compatti e la voglia di vincere le partite fino a quando il campionato. Soffriamo per queste situazioni, ma abbiamo il dovere di rialzarci».

Cosa serve domani secondo Pioli?
«Dovremo lottare, dare il massimo, come se fosse l’ultima partita: essere concentrati, determinati. Vogliamo difendere il secondo posto».

L’Inter è più forte?
«Che abbiamo dato tutto sì, ma non sempre siamo riusciti a mettere in gioco le nostre qualità. L’Inter è da quattro anni la squadra più forte del campionato e ha vinto solo due scudetti. Non l’abbiamo mai avuto, abbiamo vinto un campionato, ma abbiamo dato tutto, anche se non siamo riusciti ad alzare il nostro livello di gioco».

Che senso hanno queste ultime partite?
«Vogliamo dimostrare chi siamo, che siamo il Milan».

Come giudica Pioli questi 5 anni, positivi o negativi?
«Non c’è stata via di mezzo in questi 5 anni, né positiva né negativa. Se potessi cambiare l’esito dei derby darei tutto quello che ho, ma non si può più fare. Io per primo devo avere le spalle larghe. È stato doloroso vedere festeggiare gli avversari».

Chi sarà il capitano domani?
«Domani Leao sarà capitano».

C’è una mancanza di equilibrio?
«Aspettiamo la fine del campionato».

Qual era il punto debole del Milan?
«La cosa più evidente è stata l’uscita dall’Europa League, poi quel mese in cui ci siamo staccati dall’Inter. L’Inter è più forte, è stata più continua, più solida. Tuttavia, non eravamo gli unici a non riuscire a tenere il passo».

Cosa ti regala Ibra?
«Zlatan era qui ieri e l’altro ieri, ci è sempre vicino, dandoci sostegno per superare il momento negativo. Stiamo insieme e insieme cerchiamo di superare il momento difficile».

Il Milan è pronto a gestire le conseguenze della tempesta?
«Deve farlo, se vuoi essere ad alto livello devi farlo».

Perché lunedì non è venuto alla conferenza? La risposta di Pioli:
«Non volevo non tenere la conferenza, ma è stata una scelta dell’azienda. Mi sono sempre assunto le mie responsabilità, altrimenti rimarrei nel silenzio stampa fino alla fine della stagione».

Qual era la tua priorità prima del derby?
«La priorità era cercare di essere compatti in fase difensiva, quindi le scelte si sono orientate lì. Il piano ha funzionato fino a un certo punto, poi quando subisci un gol da calcio d’angolo li metti in condizione di fare bene quello che sanno fare bene».

Cosa manca a Okafor e Chukwueze per essere titolari?
«Okafor e Chukwueze stanno bene, poi tocca a me fare le scelte».

Che ruolo ha Ibra?
«Credo che queste siano scelte che dovrà fare la società. Per quanto riguarda il carisma e le qualità tecniche e umane di Ibra, non dovrei di certo essere il suo sponsor. Non so che ruolo avrà Ibra, ma Ibra ama il Milan e prenderà le decisioni migliori per il Club».

Perché Adli parte titolare nel derby?
«Secondo me Bennacer non è al 100% della condizione fisica, Adli è il più affidabile in fase difensiva».

Inzaghi si è complimentato con il Milan dicendo che sarà un avversario molto valido anche l’anno prossimo: può essere così?
«È un merito di Inzaghi, anche se è più facile fare i complimenti quando vinci. L’anno scorso l’Inter prese tanti punti al Napoli, poi le stagioni si azzerarono e quest’anno l’Inter vinse lo scudetto. Le cose cambiano».

Cosa mancava?
«Gli avversari sono stati bravissimi a sfruttare il nostro primo errore».

Visto che l’Inter è in vantaggio, il Milan viene sminuito?
«Credo che sia stato un errore non sottolineare i progressi fatti in Champions l’anno scorso, non so a cosa sia dovuto… Ma è inutile nasconderlo: il fatto che sia stata l’Inter a vincere lo scudetto e ad eliminarci è tutto che la squadra fa la differenza nel nostro ambiente. Quando vinceva la Juve e il Milan finiva quinto-sesto era tutto ok, ora che c’è l’Inter tutto si evidenzia di più».

Cosa teme la Juve?
«Squadra solida, che può fare la partita in ogni momento con i forti attaccanti di cui dispone e le palle inattive».

Avrà fatturato?
“ILAl momento non penso di far giocare l’anno prossimo, a meno che nei prossimi giorni non venga assicurato il secondo posto.».

Come motiverà la squadra?
«E’ semplice: sta a noi dimostrare che possiamo finire bene la stagione. Se pensassimo di affrontare le prossime partite senza motivazione sarebbe un grave errore: conosco i miei giocatori e so che non ce la faranno».

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