Il Milan prova a rialzare la testa. Non sarà facile. Sabato alle 18 la trasferta contro la Juventus sarà il primo crash test dopo il derby horror. Stefano Pioli, che molto probabilmente pagherà questo choc terminato con l’esonero a fine stagione, ha parlato così questa mattina, pungendo un po’ l’Inter: “Per quattro anni ha avuto la squadra più forte e ha vinto solo due campionati. Non siamo mai stati la squadra più forte del campionato. Abbiamo provato a lottare per le prime posizioni, a volte ci siamo riusciti, a volte meno. Abbiamo dato tutto mentalmente ma non sempre siamo riusciti ad alzare il nostro livello di gioco”.
Cosa c’è dietro lo sfogo
Non una critica al Milan o ai giocatori, il senso delle parole dell’allenatore, ma semplicemente orgoglio per l’impresa del 2021-22, quando i rossoneri vinsero il tricolore partendo non favoriti. Ma dietro questo sfogo, ovviamente, c’è anche l’amara consapevolezza da parte del tecnico di essere giunto al termine della sua esperienza sulla panchina rossonera. La società pensa al futuro: Van Bommel, Lopetegui, Farioli, Tedesco, Fonseca sono solo alcuni dei profili di attenzione.
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Sui complimenti di Simone Inzaghi al Milan dopo il derby stagionale: «Questo è un merito di Inzaghi, ma penso che sia molto più facile fare i complimenti agli avversari quando si vince. Se devo dire la verità non ricordo quanti punti l’Inter ha preso al Napoli l’anno scorso, tanti credo. Allora le stagioni poi cambiano, si resettano. Certo il livello è altissimo, per essere a quel livello il Milan deve essere molto forte”.
Ora, quindi, l’attenzione della Juventus è rivolta a questo finale di stagione: «Sono stati dieci giorni delicati, difficili per tutti, e per questo domani dobbiamo vincere ancora. Se potessi cambiare il risultato dei derby darei tutto quello che ho, ma non si può più fare. Io per primo devo avere le spalle larghe, capire che fa parte del gioco e del mio lavoro. Dobbiamo dimostrare chi siamo fino alla fine”.
