La ROM non dimentica | Il tiro di Ruben Douglas, un’ingiustizia a segmenti – .

La ROM non dimentica | Il tiro di Ruben Douglas, un’ingiustizia a segmenti – .
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Gianluca Basile, che non dorme da giorni e non ha più occhi per vedere, vola sulla ribattuta, ma perde secondi preziosi con la palla in mano con tre giocatori dell’AJ rimasti sulle corna.

In pratica nessuno aveva considerato un errore di Dante Calabria, tanto per citare parzialmente il “triangolo” di Renato Zero. Basile dopo 7 ore e mezza, almeno per chi guarda la partita, è fermo prima di metà campo, contro il pressing eccessivamente alto dei biancorossi.

Scarica infine su Ruben Dougla. Tiro dalla distanza, equilibrio casuale, ma il tempo sembra essere già scaduto, e panchina e tifosi del Milan alzano la mano. È partita 5, immensa.

Che la palla sia entrata non è un grosso problema. Luigi Lamonica non tiene nemmeno conto che lo scatto sia stato effettuato in tempo, ma decide Carmelo Paternicò. Dall’inizio della stagione, l’instant replay è una macchina che vuole mettersi in moto. Perché non farlo?

Claudio Coldebella capisce subito che non c’è più. Lo dice a Sale Djordjevic che china la testa. E l’ingiustizia è stata scontata. Il canestro è valido, la Fortitudo Bologna è campione d’Italia.

(4/5 scorri fino in fondo per cambiare pagina e continuare a leggere la classifica)

 
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