Civitanova D nuova in paradiso. Jesina battuta al Polisportivo, esplode la festa della promozione (Foto/Video) – .

Il rigore trasformato dalla Spagna decide la partita contro il Jesina, Civitanova vince il campionato di Eccellenza: è festa al Polisportivo

Di Andrea Cesca (Foto e video Di Federico De Marco)

La Civitanovese batte 1-0 lo Jesina e torna in Serie D, la Spagna segna il gol-partita su rigore al 13′ del primo tempo: la festa esplode al Polisportivo gremito in ogni fila, con oltre quattromila spettatori presenti sta. Dopo sette anni il sodalizio rossoblu risorge alla quarta serie, quello che a inizio stagione poteva sembrare un sogno è diventato realtà.

La coreografia dei tifosi rossoblu

La squadra allenata da Sante Alfonsi, neopromossa in Eccellenza, si è laureata campione alla trentesima ed ultima giornata dopo essere stata quasi sempre al comando della classifica. È il secondo scudetto vinto consecutivamente, non era mai successo nei 105 anni di esistenza del club.

La squadra insieme ai tifosi al termine della partita

Per il presidente Mauro Profili si tratta della terza promozione della sua gestione, il massimo dirigente rossoblù era subentrato alla Civitanovese nell’estate del 2017 a partire dal campionato di prima categoria. In città si respira ancora aria di buon calcio, la febbre della promozione aveva contagiato tutti in settimana, quando il direttore di gara Lorenzo Carlo Ferroni di Fermo decreta la fine della partita, iniziano i festeggiamenti, dentro e fuori dallo stadio.

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Il discorso del Capitano Paolucci

L’Osservatorio Nazionale ha respinto la richiesta della Questura di Macerata che chiedeva il divieto di presenza dei tifosi del Leoncelli al Polisportivo. Nella gara d’andata, giocata il 17 dicembre al “Pacifico Carotti”, ci furono incidenti tra tifosi avversari durante le fasi di afflusso allo stadio, il questore di Ancona ha emesso dieci Daspo. Per scongiurare il rischio di scontri, il Centro Sportivo è presidiato da un gran numero di forze di polizia e il piazzale antistante lo stadio è inaccessibile alle auto. La Civitanovese arriva al completo all’ultima gara ufficiale della stagione, c’è anche il capitano Michele Paolucci che ha recuperato a tempo di record da un brutto infortunio al ginocchio.

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L’esultanza dopo il gol della partita

Il settore riservato agli ultras civitanovesi è pieno già un’ora prima del fischio d’inizio. Il cuore pulsante dei tifosi rossoblù ha raggiunto il Polisportivo in un corteo a piedi partito da piazza Conchiglia. Il presidente Profili va sotto la curva per salutare i tifosi, quando la squadra civitanovese entra in campo per scaldarsi scoppiano gli applausi. L’attesa è palpabile anche nella tribuna VIP, i posti si riempiono con largo anticipo. Michele Paolucci viene elogiato dal pubblico, l’ex Belkaid viene subito preso di mira dai tifosi di Civitanova.

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Al Polisportivo soffia un leggero scirocco, nella curva rossablù c’è tanta gente a torso nudo. I cori di elogio della squadra accompagnano tutto il prepartita, e non mancano gli sfottò. Gli ultras di Jesina entrano allo stadio un quarto d’ora prima del fischio d’inizio e piovono fischi. L’assessore allo Sport Claudio Morresi, sciarpa rossoblù al collo, ospita tre colonne storiche della squadra civitanovese della stagione 1980-81 promossa in Serie C1, ovvero Tiziano Zorzetto, Francesco Ilari e Pietro Scolamacchia, con loro anche l’ex dirigente Guglielmo Gherardi. Gli ultimi a sedersi in tribuna, arrivando dagli spogliatoi, sono stati la triade composta da Daniele Maria Angelini, Maurizio Bernardi e Roberto Patrassi. In tribuna il presidente della Regione Francesco Acquaroli, grande tifoso civitanovese.

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Il governatore Francesco Acquaroli sui gradini

Spettacolare la coreografia allestita dai tifosi locali, una mega bandiera copre la curva, il resto dei gradini si colora di rosso e blu, il Polisportivo è una bolgia. Il presidente Profili arriva in panchina indossando una casacca blu sopra la maglia rossa, la stessa che ha sfoggiato nella gara contro il Montefano.

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Il primo momento chiave della partita all’11’ quando Lucarini atterra in area di Spagna e l’arbitro decreta il calcio di rigore ammonindo il numero 6 dei leoni: lo stesso Spagna va sul dischetto, la palla pesa come un macigno, il tiro è non angolato ma spiazza Pistola che prova a fare Grobbelaar per distrarre l’avversario, Civitanovese avanti di gol dopo tredici minuti, il numero 9 va a camminare con la mano sull’orecchio sotto i gradini e curva.

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La festa della Spagna

Jesina, che era partita meglio, è subito caduta. I nervi sono a fior di pelle, su palla alta il portiere Testa anticipa tutti, Zagaglia e De Vito cadono a terra, scoppia una mischia. Prima della mezz’ora la Civitanovese sfiora il raddoppio, Spagna intercetta un respinta sbagliata di Baah e parte in contropiede, potrebbe servire Strupsceki al centro ma lui finisce basso sul primo palo, facile preda di Pistola. “Un degno rivale merita una società degna, odio e rispetto per gli ultras di Jesi” si legge sullo striscione degli ultras di Civitanova. La squadra di Alfonsi è in controllo, Jesina è volenterosa ma manca negli ultimi sedici metri (Cordella non c’è, Trudo è in panchina), dopo due minuti di recupero finisce il primo tempo.

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I tifosi jesinati, un centinaio in totale, provano a farsi sentire, un colpo di testa di Chacana finisce tra le mani di Testa. L’oratore richiama l’attenzione dei presenti, una bambina si sarebbe persa in curva. La partita potrebbe virtualmente chiudersi al 66′ con un colpo di testa in ascesa di Passalacqua, Pistola blocca di piede e tiene vive le speranze di Jesina. I Leoni però si ritrovano con un uomo in meno al 73′ quando Baah, precedentemente ammonito, riceve il suo secondo cartellino giallo per un fallo a centrocampo sullo Spagna.

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Capitan Paolucci bacia la maglia

Quando da Urbania arriva la notizia che i padroni di casa hanno raddoppiato contro il Montefano, la tensione si scioglie, la panchina civitanovese si alza e inizia la festa. A tre mesi dall’intervento al legamento crociato del ginocchio, Paolucci torna in campo e inizia la standing ovation. Alfonsi si lascia andare in panchina, salta e balla con i tifosi. Quando alle 18.26 l’arbitro decreta la fine sono lacrime e abbracci di gioia. Jesina è condannata ai playout, scoppiano i fuochi d’artificio in corner.

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Il patron Profili può festeggiare

Il tabellone segnapunti:

CIVITANOVESE (4-2-3-1): Testa 6,5; Franco 6,5 De Vito 6,5 (49′ st Ballanti ng), Passalacqua 6,5, Pasqualini 6,5; Visciano 7, Domizi 6,5; Buonavoglia 6,5 ​​(45′ st Bagnolo ng), Strupsceki 6,5 (46′ st Paolucci ng), Becker 6,5 (42′ st Ruggeri ng); Spagna 7 (37′ st Brunet ng). A disposizione: Cannella, Giordani, Ercoli, Cosignani. Allenatore Alfonsi.

JESINA (4-1-4-1): Pistola 7; Grillo 6, Lucarini 5.5, Baah 5, Brega 6 (40′ st Dentice ng); Zagaglia 6; Chacana 6, Zandri 6, Giovannini 5,5 (39′ st Giunti ng), Monteverde 5,5 (22′ st Marcucci ng); Kouentchi 5,5 (33′ st Re Ruben ng). A disposizione: Cantarini, Dentice, Belkaid, Ciavarella, Ottaviani, Trudo. Tutto. Strappini.

ARBITRATO TERNA: Lorenzo Carlo Ferroni di Fermo (assistenti Paradisi e Gasparri di Pesaro).

NETTO: punto. Penna da 13′. Spagna

NOTA: spettatori oltre 4.000. Baah espulso al 73′. Ammoniti Giovannini, Strusceki, Spagna, Lucarini, Passalacqua, Baah, Domizi. Calci d’angolo 4 – 4. Tempo di recupero: 8′ (2’+6′).

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