Rafa Nadal non si arrende mai. Una partita combattuta, nella quale si è dovuto sporcare le mani e non ha certo mostrato un tennis straordinario, ma con cuore, sofferenza e la preziosa collaborazione di Pedro Cachin riesce a vincere con il punteggio di 6-1, 6-7(5), 6-3 e domani, se riuscirà a scendere in campo dopo questa maratona, affronterà il ceco Jiri Lehecka, che ha vinto oggi contro Thiago Monteiro, negli ottavi di finale del Masters 1000 di Madrid.
La partita inizia subito con il piede giusto per Nadal: Cachin non gli offre una palla particolarmente complessa e difficile, lo spagnolo può spingere soprattutto di lato con il rovescio, sfruttando il ritmo non elevatissimo imposto nello scambio. Il break arriva subito e ne arriva un altro che riporta in vantaggio sul 4-1: con il passare dei minuti anche il dritto acquista incisività, profondità, slancio ed efficacia. Spesso con il rovescio il campo si apre e con il dritto non lascia scampo all’argentino. Il maiorchino chiude il set sul 6-1restando attaccato anche nel settimo game: gli scambi lunghi sono sempre più prerogativa dello spagnolo, mentre il sudamericano non riesce a importunare l’avversario con la palla.
Nel secondo set il gioco cambia: Cachin si scrolla di dosso un po’ della tensione che lo attanagliava nel primo set e ora è lui a controllare gli scambi, a differenza di quanto accaduto nel primo set, quando veniva sempre buttato fuori dal campo per fare da tergicristallo. Insieme all’ascesa di Cachin, c’è un netto calo di intensità da parte di Nadal: l’argentino va addirittura in vantaggio di due break e si porta sul 4-1. L’argentino si blocca dopo un serve and volley fallito e dal 4-1 si ritrova sul 4-3 0-30, ma in questa situazione lo spagnolo gli dà una mano con due errori evitabili di dritto.
Sul 5-4 la tensione attanaglia completamente il numero 91 del mondo: due doppi falli, dritti sbagliati da metà campo, due set point falliti e controbreak immediato. L’iberico però commette ancora troppi errori e perde nuovamente il servizio sul 5-5. Qui Cachin gioca un altro gioco di servizio sottomesso sul 6-5, senza spingere, offrendo palloni attaccabili a Nadal che trascina tutto al tiebreak. Il giocatore del Bell Ville dilapida il 4-1 con due mini-break anche al tiebreak: particolarmente gravi gli errori di diritto sul 4-2 e sul 5-4. L’argentino riesce comunque a vincere il tie-break 7-5 con un bel ritorno di rovescio in diagonale e portare tutto al terzo.
Nel terzo set Nadal prova a scrollarsi di dosso, riprende a colpire con il dritto e si porta subito avanti 2-0 con un break. Dopo un inizio negativo e ancora passivo, Cachin riesce a riprendere contatto con due risposte profonde che portano al 2-2. L’argentino non si scrolla di dosso spettri e paure, gioca un pessimo quinto game volendo uscire dagli scambi con soluzioni affrettate come il bunt e perde nuovamente il servizio. Un break che Rafa riesce a mantenere fino alla fine e a sigillare con il doppio break finale: 6-3 nel terzo dopo più di tre ore per tornare agli ottavi di finale a Madrid.
Nadal chiude il match con 36 vincenti e 32 tiri liberi, a differenza dei 41 errori non forzati di Cachin. Lo spagnolo ha deciso di giocare a tennis di percentuale: lo scambio è iniziato 66 volte su 76 al servizio e ha servito il 78% delle prime, ottenendo il 64% dei punti.
