Primo giorno di Cau. Ecco l’alternativa al pronto soccorso per i casi meno gravi – .

Primo giorno di Cau. Ecco l’alternativa al pronto soccorso per i casi meno gravi – .
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È entrato in funzione ieri a Rimini il nuovo Centro di Assistenza e Urgenza, conosciuto anche con l’acronimo Cau. Un tassello fondamentale del percorso di potenziamento e potenziamento dell’assistenza sanitaria locale, nonché di ottimizzazione dei servizi sanitari per la comunità avviato dall’Azienda USL romagnola con il territorio. Ha sede nel Padiglione Ovidio in via Ovidio, sede territoriale nei pressi del Pronto Soccorso dell’ospedale Infermi, ed è attivo con accesso diretto sette giorni su sette per 12 ore, dalle 8 alle 20: si avvale di un’area dedicata equipe medico-infermieristica (con specifica formazione ed esperienza nella gestione di problemi sanitari urgenti) e strumenti di approfondimento diagnostico laboratoristico e strumentale, come da normativa regionale.

Una struttura (gli spazi si sviluppano su un unico piano per una superficie complessiva di circa 250 mq), progettata con l’obiettivo di ampliare la rete sanitaria rispondendo in modo efficace e tempestivo alle esigenze dei pazienti che necessitano di assistenza urgente, a basso -problemi di complessità. Il costo dell’intervento a carico dell’Azienda sanitaria è di circa 300mila euro, somma alla quale vanno aggiunte le spese per la sistemazione delle aree esterne che proseguiranno durante il periodo estivo e per la realizzazione di un nuovo parcheggio in rispetto delle attuali normative a servizio del Pronto Soccorso, e per la realizzazione e delimitazione dell’isola ecologica.

“Il piano di rafforzamento dell’assistenza territoriale si configura sempre più all’interno di un processo di riorganizzazione dei luoghi e di maggiore integrazione dei percorsi sanitari – sottolinea Mirco Tamagnini, direttore del Distretto di Rimini -. Per questo si tratta di un momento molto significativo per la nostra città che segna un’altra tappa importante nel percorso disegnato dalla Regione e che stiamo portando avanti anche noi in stretta collaborazione con l’Amministrazione Comunale”.

A questo proposito il sindaco Jamil Sadegholvaad ha commentato: “Insieme all’Azienda Sanitaria Locale stiamo lavorando per rafforzare l’approccio multidisciplinare attorno al tema della salute, che si accompagna al macroprocesso per la creazione e diffusione delle strutture sanitarie sul territorio con l’obiettivo di avvicinare le cure alle case dei cittadini, accelerando i tempi e riducendo contemporaneamente il sovraccarico di lavoro nei pronto soccorso. Una programmazione che si colloca quindi in un quadro ampio che comprende anche le future tre case comunitarie, 11 poli territoriali e altre misure pensate per rafforzare l’attività domiciliare e la vocazione ‘di quartiere’. Sale così a 10 il numero dei Cau attualmente attivi in ​​Romagna, di cui quattro nella provincia di Rimini: Cattolica (che ha iniziato ufficialmente l’attività il 18 dicembre), Santarcangelo (operativa dal 15 gennaio) e Novafeltria (attiva dal 29 gennaio).

Il 20 maggio sarà la volta di Bellaria (con trasformazione dell’attuale punto di pronto soccorso). Nella seconda metà del

Nel 2024 apriranno poi i centri Riccione e Morciano Cau.

 
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