Chicca Macchi ne ha parlato con La Prealpina Openjobmetis Varese dopo la matematica salvezza ottenuta allo scadere della 29esima giornata. “Senza di lui [Mannion ndr] il rischio retrocessione era concreto; con il suo arrivo, anche dopo il trasferimento di Hanlan, oggettivamente no. Nico è un giocatore di altissimo livello, segna e segna e ha momenti di assoluta euforia. Nel girone ci sono giocatori di orgoglio e di qualità, anche la partita di Sassari lo dimostra. Ma quando devi correggere gli errori al volo fai fatica a trovare continuità”.
Si riparte da Mannion. “Non credo che sia interessato a passare un altro anno a segnare 30 punti, indipendentemente dal fatto che vinca o perda. Per trattenerlo bisognerà costruire intorno a lui una rosa funzionale e una squadra ambiziosa, e poi la scelta dell’allenatore. Poi gli allenamenti a porte chiuse non aiutano. Essere aperti farebbe capire meglio certe logiche: a Varese si vive di emozioni, se le neghi…”.
Masnago al completo nonostante le sconfitte. “Questa città ha fame di basket, sono convinto che si riempirebbe anche in caso di retrocessione in A2. E visto il turnover di giocatori ogni anno, è affezionato più alla maglia che ai giocatori; poi a Masnago c’è un bell’ambiente, anche se la squadra non vince la gente si diverte. È chiaro che servono giocatori capaci di attrarre: partire da Mannion aiuterebbe moltissimo”.
