Bramati affila le punte – .

«Non è stata una selezione facile, come immagino succeda in tutte le squadre, perché tanti vogliono venire al Giro d’Italia, ma questi sono gli otto uomini che abbiamo deciso di portare e cercheremo di ottenere il massimo da loro”. Davide Bramati inizia quindi parlando di Soudal-Quick Step.

Un po’ come abbiamo fatto ieri con Roberto Damiani per la Cofidisscopriamo gli otto alfieri della squadra belga: Tim Merlier, Mauri Vansevenant, Pieter Serry, Josef Cerny, Bert Van Lerberghe, Luke Lamperti, Jan Hirt e Julian Alaphilippe. Una squadra pensata per aggredire le tappe, come era nel suo DNA prima dell’esplosione di Remco Evenepoel.

Davide Bramati (classe 1968) è nell’ammiraglia della Soudal-Quick Step da 14 stagioni
Davide Bramati (classe 1968) è nell’ammiraglia della Soudal-Quick Step da 14 stagioni
Davide, come stanno i tuoi ragazzi?

Ebbene, sono tutti motivati ​​e pronti a dare il massimo. Direi che andiamo al Giro d’Italia con un’ottima squadra. Tim (Merlierndr) ha vinto tantissimo, Vansevenant ha dimostrato di essere forte nelle classiche delle Ardenne e Alaphilippe mi sembra molto motivato.

Partiamo proprio da Vansevenant…

Le occasioni per lui potrebbero essere tante. Viene da un quarto posto all’Amstel e un sesto a Liegi. Alla Freccia, come tanti altri, ha sofferto il freddo, ma sta bene.

Sta bene ma ora questo ragazzo (è classe 1999) deve anche far capire chi è veramente: scalatore, uomo delle classiche, attaccante…

Come accennato, viene bene nei classici. A Liegi mi è piaciuto tenere il passo dei migliori sullo Stockeu e andare forte anche sulla Redoute. Si è preparato alla perfezione Credo che in questo Giro anzi alla fine di questo Giro, effettivamente, sapremo qualcosa in più di lui. Anche perché è la prima volta che riesce davvero ad arrivare ad un grande Giro in ottime condizioni. Mauri tiene duro in salita, è veloce, sono sicuro che lo vedremo e poi, come detto, ne sapremo di più.

Vansevenant ha mostrato ottime condizioni nelle Ardenne. Con Alaphilippe formerà una coppia d’attacco del tutto banale
Vansevenant ha mostrato ottime condizioni nelle Ardenne. Con Alaphilippe formerà una coppia d’attacco del tutto banale
Capitolo Velocisti: Merlier. E’ un bel nome. Come è lui?

Non corre dai tempi di Roubaix. Come previsto ha riposato bene. Viene da un’ottima prima parte di stagione e ha giustamente osservato il suo periodo di recupero. Arriverà in Italia oggi e gli parlerò attentamente. Parlerò con lui ma anche con gli altri, per stabilire le strategie per questo Giro. Crediamo molto in Tim.

Chi sarà il suo ultimo uomo?

Bert Van Lerberghe, esperto e ideale per questo ruolo. Ma se hai visto abbiamo portato anche Lamperti. È il suo primo grande Giro, ma ha meritato questa convocazione. Credo che un’esperienza simile potrà dargli molto in futuro. Un grande Giro ti lascia sempre qualcosa. Verrà messo sul treno per Merlier. È un velocista, ma regge bene negli sprint brevi. Penso che stare vicino a due piloti esperti come Bert e Tim gli farà solo bene.

Per Tim Merlier già 7 vittorie in questa stagione compreso lo Scheldeprijs, nella foto
Per Tim Merlier già 7 vittorie in questa stagione compreso lo Scheldeprijs, nella foto
Squadra di attaccanti, ma poi c’è Jan Hirt che terrà d’occhio anche la classifica? Nel 2022 è arrivato sesto nella generale…

Anche Jan ha fatto una buona prima parte di stagione, distinguendosi soprattutto contro l’Oman, e non male contro la Catalunya. Si è preparato bene per il Giro d’Italia: è già arrivato sesto e ha anche vinto una tappa… non dimentichiamolo (come a sottolineare che prima viene la tappa e poi la classifica, ndr). Per lui sarà importante farsi trovare subito pronti, visto che dopo due tappe non dico che sapremo chi lo farà’ Non la vincerà, escluso Pogacar, ma già sì conosceranno bene i valori in campo e chi è in condizione. È un inizio di Giro diverso rispetto agli ultimi anni.

E poi c’è il grande nome: Giuliano Alafilippe…

È davvero motivato. Julian partecipa per la prima volta al Giro. Lo stuzzica anche l’idea di poter vincere una tappa qui visto che ha già vinto sia al Tour che alla Vuelta. Le possibilità per lui sono tantissime, l’importante è sfruttarle. Ha classe e già sabato, nella prima tappa, con la quantità di tattica che immagino ci sarà, Julian potrebbe avere una buona occasione.

Alaphilippe è al debutto al Giro. Al Romandia ha lavorato per la squadra e per ritrovare la forma migliore
Alaphilippe è al debutto al Giro. Al Romandia ha lavorato per la squadra e per ritrovare la forma migliore
E avete già parlato di “altre occasioni”? O al contrario, è stato lui a chiederti una frazione particolare?

No, come ho detto, non ho ancora parlato bene. Avremo giovedì e venerdì per elaborare una strategia più approfondita. In questi ultimi giorni tra il Romandia e il Giro ho preferito lasciarlo completamente tranquillo a riposare. In effetti è rimasto a casa solo per tre giorni.

È motivato e Alaphilippe è molto amato in Italia, una sua vittoria farebbe bene a tutti: a lui, alla squadra, al Giro, ai tifosi. Ma come sta veramente? Non viene da una super stagione…

Ti dirò questo. Alla Romandia, nel grande palco di sabato, avrebbe dovuto aiutare Van Wilder. Durante la prima dura salita eravamo rimasti in quindici e lui era lì. Alahilippe si è preparato bene. Vedrai.

 
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