Santo del giorno. Santi Filippo e Giacomo apostoli – – .

Santo del giorno. Santi Filippo e Giacomo apostoli – – .
Santo del giorno. Santi Filippo e Giacomo apostoli – – .

Nello stesso giorno la Chiesa celebra la festa dei due apostoli Filippo e Giacomo. Essi non sono ricordati dalla tradizione come protagonisti di eventi straordinari, ma come uomini generosi che hanno risposto subito alla chiamata di Gesù e, insieme agli altri apostoli, hanno vissuto alla sua sequela. Il loro nome è compreso nel numero dei Dodici.

Galileo, di Betsaida, Filippo era un pescatore; conosciamo la sua risposta immediata alla chiamata di Gesù dall’entusiasmo con cui comunica subito l’incontro a Natanaele: “Vieni e vedi” lo invita, rispondendo alla sua reazione incredula (Gv 1,43 ss.).

Nel Vangelo di Giovanni troviamo ancora il suo nome in diversi episodi: prima della moltiplicazione dei pani, quando Gesù “per metterlo alla prova” chiede a Filippo dove può fornire il pane per sfamare tante persone (Gv 6,5-6); dopo l’ingresso messianico a Gerusalemme, è a Filippo che si rivolgono alcuni greci che vogliono vedere Gesù (Gv 12,20-22) ed è proprio Filippo che durante l’Ultima Cena chiede al Maestro di mostrare loro il Padre (Gv 14, 8) come testimonianza che solo attraverso il dono dello Spirito dopo la risurrezione gli apostoli comprenderanno la verità di Gesù, Cristo, Figlio di Dio e la missione loro affidata.

Le altre notizie che abbiamo su Filippo sono leggendarie. È però probabile che, dopo la Pentecoste, Filippo attraversò l’Asia Minore, raggiungendo la Scizia, l’attuale Ucraina e poi la Frigia, nella cui capitale, Hierapolis, venne martirizzato su una croce decussata, cioè a forma di testa abbassata. Dopo alterne vicende, le sue reliquie furono trasportate a Roma e sepolte nella Basilica dei Dodici Apostoli.

Giacomo e detto “il Minoree” perché era più piccolo di statura dell’altro apostolo omonimo, Giacomo di Zebedeo, fratello di Giovanni. Di lui l’unica notizia certa è che fu un apostolo del Signore; per il resto dobbiamo attingere a tradizioni difficilmente dimostrabili. Secondo alcuni l’apostolo Giacomo sarebbe quel cugino di Gesù menzionato in Matteo (13, 55); come tale sarebbe stato molto onorato e stimato dai primi cristiani e dagli stessi apostoli, e avrebbe avuto un ruolo distinto nella primitiva comunità di Gerusalemme che avrebbe guidato dopo la dipartita di Pietro. Nell’anno 62, secondo la tradizione, la fama di cui Giacomo godeva a Gerusalemme e la crescita della comunità cristiana provocarono una rivolta popolare e l’apostolo fu preso e gettato dal pinnacolo del tempio.

Una lettera apostolica di stile sapienziale, indirizzata a tutta la cristianità, porta il suo nome.

 
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