La settimana inizia bene per le principali Borse europee, con Piazza Affari che attualmente si distingue come la migliore piazza del Vecchio Continente. A Milano guardiamo stagione degli utili che vedrà sfilare questa settimana oltre la metà delle grandi aziende del Ftse Mib. Tra i più attesi ci sono le banche: dopo I numeri di venerdì da Intesa Sanpaolosono aspettati Risultati del primo trimestre di UniCredit, Mps, Banco BPM e Bper. Tra i big della lista guardiamo anche i numeri di Enel.
In attesa del nuovo giro di conti, l’indice Ftse Mib segna ormai un rialzo di oltre l’1% e si avvicina nuovamente alla soglia dei 34mila punti. Il migliore dei principali indici milanesi è Intesa Sanpaoloin fondo c’è Amplifon.
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L’attività bancaria al microscopio, Intesa rincorre i conti
Banche sotto sorveglianza speciale in vista dei risultati trimestrali attesi nel corso dell’ottava. E tra i grandi, oggi riflettori puntati su Intesa Sanpaolo che i numeri trimestrali sono stati comunicati venerdì scorso. La banca guidata da Carlo Messina ha chiuso il primo trimestre con un utile netto in crescita del 17,6% a 2,3 miliardi di euro rispetto a 1,96 miliardi dello stesso periodo del 2023 e con una decisa accelerazione rispetto al quarto trimestre 2023, quando l’utile era stato pari a 1,60 miliardi. Il consenso di Bloomberg indicava un risultato netto inferiore di 2,08 miliardi di euro.
Risultati che sono sotto la lente di ingrandimento degli analisti, compresi quelli di Equita che ha confermato il rating buy e rivisto al rialzo del 5% il target price a 4 euro. “Intesa Sanpaolo ha riportato risultati del primo trimestre 2024 di buona qualità e superiori alle aspettative, con le principali sorprese positive provenienti dalle commissioni/assicurazioni, minori costi operativi (-6%) e un minor costo del rischio”, riferiscono gli esperti della SIM milanese.
In generale Equita sottolinea che “Intesa tratta su multipli che riteniamo ancora interessanti, in relazione all’elevata redditività attesa e ad un modello di business in grado di garantire elevata visibilità sui target anche in contesti di mercato meno favorevoli. Inoltre, con un dividend yield intorno al 10% che riteniamo sostenibile nel tempo (a cui si aggiungeranno il buyback e le eventuali ulteriori distribuzioni di capitale), Intesa Sanpaolo continua a rimanere un profilo estremamente interessante in termini di remunerazione”.
Gli analisti di Banca Akros hanno rivisto al rialzo anche il target price dell’istituto bancario italiano. “I risultati del primo trimestre sono migliori del previsto e la guidance per il 2024 è stata confermata. Aumentiamo leggermente il nostro prezzo obiettivo da 3,8 a 3,9 euro e ribadiamo la nostra raccomandazione di acquisto sul titolo”, riferisce Akros.
Amplifon, giornata dei conti
Giornata di conti oggi per Amplifon. In calo le azioni del gruppo italiano di apparecchi acustici in attesa dell’annuncio dei risultati del primo trimestre 2024. Secondo le stime degli analisti raccolte da Bloomberg, i ricavi del primo trimestre dovrebbero attestarsi a 572,5 milioni di euro, mentre l’Ebit è atteso a 65,5 milioni. L’utile netto trimestrale si attesta, però, a 35,52 milioni, in calo rispetto ai 53 milioni registrati nell’ultimo trimestre del 2023.
Nelle ultime settimane ci sono stati diversi annunci per Amplifon. A fine aprile la società ha annunciato che l’assemblea straordinaria degli azionisti aveva dato il via libera ad alcune modifiche statutarie, tra cui la decisione di rafforzare il sistema di voto maggiorato. Tra gli annunci di fine aprile anche quello dello shopping negli Usa. Amplifon ha infatti annunciato di aver completato l’acquisizione di Hearing Instruments e Precision Hearing Aid, due società di proprietà di uno dei principali franchisee di Miracle-Ear che possiede circa 35 negozi negli Stati Uniti. I negozi acquisiti si trovano in Pennsylvania e generano un fatturato annuo di circa 20 milioni di dollari e impiegano circa 80 dipendenti.
Intanto ad aprile ha pesato sul titolo Amplifon la notizia della chiusura dell’indagine conoscitiva sugli apparecchi acustici da parte dell’Antitrust. Con una nota diffusa il 9 aprile, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha annunciato di aver concluso l’indagine conoscitiva, avviata nel settembre 2023, dedicata agli apparecchi acustici e ha inviato una relazione al Parlamento, al Ministero della Salute, al Ministero dell’Economia , Agenas, Regioni e Province Autonome per segnalare criticità in merito alla trasparenza delle offerte al pubblico e delle forniture del Servizio Sanitario Nazionale. “L’indagine ha evidenziato una mancanza di trasparenza delle condizioni commerciali applicate al pubblico”, si legge nel comunicato.
