Altri 3 gol subiti, che rendono ancora più negativo il bilancio dei gol subiti: 42 in 35 partite, un’enormità. Vuol dire che in media quest’anno il Milano ha iniziato ogni partita con un gol sotto: e quindi è difficile portare a casa i risultati.
Ieri ci sono stati anche errori individuali grossolani: Tomori provoca un rigore assurdo dopo 3 minuti, e poi incide negativamente anche sugli altri 2 gol del Genoa. Abbiamo parlato spesso di Pioli, ora bisogna concentrarsi anche sui singoli. L’inglese ha bisogno di darsi una bella ‘risveglia’, come fanno quasi tutti i suoi compagni, anche a livello di anima e carattere. Vedi Leonesostituito, va dritto negli spogliatoi, evidentemente offeso dal cambio: dovrebbe farsi un esame di coscienza e capire che come giocatore più pagato non sta facendo la differenza, anzi.
Quanto a Pioli, il cambio Thiaw-Chukwueze Difendere il vantaggio a dieci minuti dalla fine, con 5 difensori, non è cosa da Milan. Togliendo tra l’altro il giocatore più in forma, relegato colpevolmente in panchina nelle ultime partite dal tecnico. Un’immagine non mi è piaciuta: in occasione del gol di Florenzi, Pioli non ha il minimo gesto (spontaneo) di esultanza, di soddisfazione: quasi come se anche lui si sentisse vittima di chissà cosa. Ne mancano solo 3: bisogna tenere duro, rispetto a quella che, se tifi Milan, è un’agonia. Allora volteremo pagina.
Il problema, e questo mi fa impazzire, è che i nomi che circolano in panchina non sono all’altezza. Il Club oggi deve ripartire da una certezza con la C maiuscola: ce ne sono e le abbiamo già nominate. E invece preferiscono puntare su un tecnico straniero, quindi con i rischi di un’operazione che diventa un azzardo. Quindi rischi davvero di incidere anche il prossimo anno, dopo una stagione molto deludente. Se assumi un allenatore esotico, che sa poco del campionato italiano e del Milan, l’anno prossimo, qualunque cosa accada, puoi costruire, per riprendere chissà quando, ma se va male implodi ulteriormente e allora sì il disastro, oltretutto punto, è completo.