L’addio ormai è ufficiale, Max Allegri era consapevole della situazione ma la delusione è palese, si chiude un ciclo in casa Juventus
La stagione della Juventus resta positivanonostante il notevole calo nella seconda parte di stagione e una media punti nettamente inferiore rispetto alla prima parte di campionato in cui i bianconeri riuscirono a tenere il passo della capolista Inter, poi decollata dopo lo scontro diretto vinto in apertura di febbraio.
C’è però ancora una Coppa Italia da conquistare davanti l’avversaria è l’Atalantatra le migliori squadre del momento e in corsa anche per il quinto posto in classifica, oltre che per vincere l’Europa League.
Dal lato bianconero, l’esperienza di giocare partite di questo calibro, il maggior riposo fisico visti i minori impegni rispetto ai bergamaschi e la voglia di ritornare in campo. alzare un trofeo che manca alla Continassa da tre anni.
Il ritorno in Champions dà fiducia in vista della prossima campagna acquisti nella quale Cristiano Giuntoli sarà chiamato a dimostrare grande estro, individuando i migliori profili per rinforzare la rosa, soprattutto a centrocampo.
Un addio doloroso per Allegri, è arrivata l’ufficialità
Manca, ad esempio, un regista, ruolo che nell’ultimo decennio è stato interpretato magistralmente prima da Andrea Pirlo e poi da Miralem Pjanic, uno dei protetti di Max Allegri. Il bosniaco ha ufficialmente salutato la Nazionale, dove ha giocato 115 partite.
Un lungo messaggio sui social rivolti ai tifosi del proprio Paese: “Questa è sicuramente una delle decisioni più difficili che ho dovuto prendere, ma con grande orgoglio e vera soddisfazione dico: ora basta. Sono andato ai Mondiali, ho giocato per la mia gente, per i nostri fedeli tifosi in tutto il mondo“.
Pjanic e una carriera da protagonista in mezzo al campo
Il giocatore ha vestito le maglie del Lione in Ligue 1, della Roma e della Juventus in Serie A, specializzandosi nei calci di punizione e nelle geometrie di gioco, anche grazie a un gran piede che spesso metteva in mostra.
Nazionale, quella bosniaca, che ha avuto due gioielli che hanno fatto grandi cose nel nostro Paese, come Pjanic ndr Edin Dzekomentre ora è iniziato un nuovo ciclo fatto di giovani talenti che dovranno maturare per seguire le orme dei due sopra citati.
