Il presidente della Regione Liguria è da ieri agli arresti domiciliari per corruzione Giovanni Totiinsieme all’imprenditore Aldo Spinelli e amministratore delegato Iren Paolo Emilio Signorini, quest’ultimo sottoposto alla misura restrittiva in carcere. Secondo l’accusa, al suo comitato elettorale sarebbero andati 74mila euro «in cambio di favori politici». L’indagine su Toti, avviata nel 2020 e che il 27 dicembre dello scorso anno portò la Procura a chiedere al gip i provvedimenti emessi ieri, riguarda la gestione di alcune attività commerciali, tra cui banchine portuali, stabilimenti balneari e supermercati. Sono stati perquisiti l’ufficio della Regione e l’abitazione a Genova.
‘È tranquillo, può spiegare tutto’, dice il suo legale, facendo eco al “Siamo molto tranquilli” pronunciato dallo stesso Toti al nostro Filippo Serio durante il tragitto dall’auto della finanza all’androne di casa.
Dieci misure cautelari in totale. Arrestato anche il capo di gabinetto della Regione Cozzani, sospettato di favoreggiamento mafioso. Tra gli indagati ci sono anche il consigliere dell’Esselunga Francesco Moncada e gli imprenditori Roberto Spinelli e Mauro Vianello.
Dalle oltre 600 pagine dell’ordinanza emergono risvolti anche grotteschi, non ultime le donazioni fatte da Spinelli e Vianello a Signorini e ad un suo amico. Per non parlare di certe osservazioni a volte affrettate, a volte volgari, a volte dialettiche.
Il 1 settembre 2021 Toti, ospite di Spinelli sullo yacht dell’imprenditore, telefonò a Paolo Emilio Signorini, allora presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale: «Quando porteremo la proroga in comitato?». Il riferimento era ad una concessione di area portuale. La risposta: “Ditegli di non preoccuparsi: faremo tutto in due settimane”.
La richiesta di agevolare la positiva trattazione del caso sarà formulata, secondo gli atti, dall’imprenditore sia a Toti che a Signorini al quale Toti “in una successiva telefonata” dice chiaramente “Portiamo lì quella roba in commissione come al più presto possibile, il che fa comodo anche a me”. Scrivono gli inquirenti: “Signorini e Toti non solo hanno promesso la proroga a Spinelli, ma danno per scontato il suo consenso”. Intercettato, Signorini dice: “Ma è solo una questione burocratica, è in apprensione, ma non si preoccupi”. Il comitato di gestione dell’Autorità portuale è convocato per il 29 settembre. Signorini lo annuncia a Spinelli che commenta: «Belin, stasera gioco questo numero al lotto». Tre membri del consiglio d’amministrazione inizialmente erano contrari, ma alla fine si sono allineati.
Signorini sarà interessato all’assegnazione delle aree dell’ex Carbonile e della tomba di Calata Concenter al gruppo Spinelli: sarà, secondo il gip, ripagato con “soggiorni di lusso a Montecarlo (con relative donazioni ai compagni di Signorini ) offerti da Spinelli, diventano un’abitudine (22 week-end per un totale di 42 notti all’Hotel De Paris dal 31 dicembre 2021 al 19 febbraio 2023) sempre attenti a non farsi scoprire”. Signorini dice a Spinelli: “Ma a Montecarlo…se ti controllano il conto…perché lo sai”. E Spinelli: “Ma a Montecarlo non controllano, non preoccuparti, lì non esce niente Paolo”
I soggiorni comprendono anche “extra quali servizi in camera, massaggi e trattamenti estetici, posto tenda sulla spiaggia dell’hotel durante il periodo estivo (“Monte Carlo Beach”) e partecipazione ad eventi esclusivi, come la finale del campionato internazionale di tennis “Rolex” torneo Monte Carlo Masters” ovvero serate a tema con spettacolo musicale di accompagnamento, riservate ai più importanti clienti del Casinò di Monte Carlo”.
“Tali servizi – scrive la Guardia di Finanza – “sono stati offerti da Spinelli attraverso la linea di credito di cui gode l’imprenditore, per sé e per i suoi ospiti, nelle strutture ricettive della Monte Carlo Sociètè Des Bains de Mer387, in qualità di prestigioso cliente della Casinò monegasco”.
Le indagini della Dda di Genova e quella della Procura della Spezia provocano naturalmente un terremoto politico in Liguria e nel centrodestra. Il guardasigilli Carlo Nordio, ex magistrato, osserva: ‘I tempi sono sospetti’. Toti dovrebbe dimettersi? La segretaria del Partito Democratico Elly Schlein dice: ‘secondo me sì. Se confermate, le accuse dipingono un quadro di una gravità senza precedenti”. Ma intorno al governatore si sono strette le forze della maggioranza ligure. Lo stesso presidente pro tempore Alessandro Piana commenta: “Chi ha avuto modo di contattare il presidente Toti lo ha trovato tranquillo. È disposto a chiarire tutto il più rapidamente possibile. Abbiamo fiducia nel presidente, siamo garanzie. E porteremo avanti tutte le cose importanti per questo territorio”.
