la fuga va a buon fine, Tommaso si burla di un generoso Pietrobon. Milano spreca. Le pagelle – .

la fuga va a buon fine, Tommaso si burla di un generoso Pietrobon. Milano spreca. Le pagelle – .
la fuga va a buon fine, Tommaso si burla di un generoso Pietrobon. Milano spreca. Le pagelle – .

Quando i calcoli sono sbagliati è inevitabile pagare un prezzo elevato: il gruppo vacilla e Benjamin Thomas ne approfitta, prenderà la vittoria di tappa nella tappa che dà Genova ha portato la carovana a Lucca. Hanno fatto la fuga giusta Andrea Pietrobon, Enzo Paleni, Michael Valgren e lo stesso Thomas: hanno preceduto il gruppo di velocisti che puntavano troppo sull’allungamento Montemagno (breve salita al 4%) sperare di tornare in finale, ma vedendosi rispedito con perdite per una manciata di secondi.

Giro d’Italia, 5a tappa: il gruppo sbaglia i calcoli

La frazione ha dato prova di sé abbastanza tranquilloseppur movimentato da un paio di fughe che hanno costretto il gruppo ad aumentare la velocità in base alla situazione del momento. Askey, Bais, Gesckhe e Tarozzi hanno provato ad uscire già nei primi chilometri, guadagnando poco meno di un paio di minuti prima di essere raggiunti e ripresi dalla carovana rosa sulla Passo del Braccol’unica vera fatica della giornata.

Poi a 75 km da percorrere i quattro che arrivano al traguardo rilanciano la fuga: si trovano bene e riescono a superare il minuto di vantaggio, con il gruppo che insolitamente lascia correre. Quando mancano 10 km al traguardo i 50 secondi avanti appaiono già un po’ troppi per sperare in un ritorno, che di fatto non si traduce in realtà: Pietrobon cerca di anticipare i tuoi compagni di fuga A 900 metri dal traguardoma solo negli ultimi 50 metri Valgren E Tommaso riescono a saltare sulla sua ruota, col francese che ha la forza di andare e mettere il proprio davanti a quello dei compagni in fuga. Il gruppo arriva dopo una quindicina di secondi, regolato da Milano. Oggi però è lui il grande perdente di giornata, mentre tra i big non cambia nulla.

Giro d’Italia, tappa 5: ordine di arrivo e classifica

L’ordine di arrivo della quarta tappa del Giro:

  1. Milano (Ita) in 4h16’03”
  2. Groves (Aus) st
  3. Bauhaus (Germania) st
  4. Kooij (Ola) st
  5. Merlier (Bel) st
  6. Ballerini (Ita) st
  7. Gaviria (Col) st
  8. Zanoncello (Ita) st
  9. Mihkels (est) st
  10. Lonardi (Ita) st

Questi i primi 5 della classifica generale (ecco la classifica completa):

  1. Pogacar (Slo) in 19h19’15”
  2. Thomas (Gbr) a 46”
  3. Martinez (Col) a 47″
  4. Uijtdebroeks (Bel) a 55”
  5. Rubio (Col) a 56”

Tappa 5, Genova-Lucca: le pagelle

  • TOMMASO 9: Geraint non vive il Giro d’Italia da solo. Benjamin, francese esperto protagonista in pista, calcola perfettamente i suoi tempi e si regala una vittoria che può arricchire moltissimo un’intera carriera. Lucido, attento e rapace: uno sprint perfetto per completare una giornata perfetta.
  • PIETROBON 8: ha ammesso di non avere le gambe per disputare lo sprint, e si è inventato uno sprint appena all’ultimo chilometro con cui ha fatto venire i brividi ai diretti rivali in fuga. Gioca le sue carte come meglio può.
  • VALGREN 7: Tutto sommato ci prova ed è il primo ad agganciare Pietrobon, riuscendo a saltargli al volante e a portarselo alle spalle ad una manciata di metri dal traguardo. Thomas ne ha di più e lo spoglia nel momento migliore, ma ha poco di cui lamentarsi.
  • EWAN6.5: finisce sesto, ma secondo nello sprint. Ergo, l’australiano ha lanciato un piccolo segnale (ma piccolissimo). Va preso per quello che è: Ewan è iscritto a questo Giro d’Italia, ma delle sprint si parlerà la prossima settimana.
  • MILANO 6: fa il suo: lo portano in testa al gruppo e lui regola, con alle spalle Ewan (rianimato), Bauhaus, Merlier e Kooij. Ma è solo lo sprint per il quinto posto: su tre vittorie potenziali, solo una è finita nel suo palmares.
  • TREKKING LIDL 5: se siete la squadra dei velocisti più forti, e se sapete che in questo Giro di tappe non ci sono molte ruote veloci, non potete pensare di sbagliare i calcoli della fuga. Errore enorme che il Milan paga a caro prezzo.
  • ALPECIN 4.5: spende energie inutili cercando di forzare il ritmo in testa alla corsa quando manca un’eternità prima di raggiungere il traguardo, cercando di favorire Kaden Groves. Risultato? La fuga è andata e Groves non è arrivato allo sprint. Ai ai…

Giro d’Italia, domani la tappa sterrata

Giornata campale per il tappa delle strade sterrate: da Torre del Lago Piccini e Rapolano Terme, dopo 180 km, sui tubolari della roulotte rosa ci sarà un po’ di polvere (e forse fango). Tappa non facile a causa dei tanti intoppi attesi fin dalla prima GPM A Volterra fino ai primi due tratti di strade sterrate “prese in prestito” dal Strade Bianche (Vidritta e Bagnaia). Quella di Pievina, seguito dalle lacrime di Asciano E Serre DIL Rapolano (700 metri al 10%) sono destinati alla selezione.

Fonte: Getty
 
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