IL Corriere dello Sport oggi fa il punto sui vari giocatori in rosa Lazio che Tudor dovrà valutare in vista della prossima stagione. Romagnoli era il prototipo ideale del difensore centrale di Sarri e il 4-3-3 di Sarri era fatto su misura per lui. Si è dovuto riadattare a 3, tutti gli squilibri che ha dovuto affrontare non lo hanno spinto a prendere in considerazione la partenza. Vuole restare alla Lazio, per lui è stato un atto di fede, solo offerte faraoniche potevano tentarlo. Patric e Gila sono “braccia” che garantiscono gli anticipi che il tecnico chiede a sua volta. Casale è un rebus, nonostante abbia lavorato con Tudor a Verona. L’impatto è stato promettente, dopo la partita contro il Verona è finito fuori.
A centrocampo ci sono i casi di Guendouzi (subito in contrasto con Tudor, tentato dall’addio) e Kamada (aperto al rinnovo). Tudor non ha né l’uno né l’altro, se il francese resta non sarà un problema. Kamada, dice il campo, è un uomo chiave per lui. Insieme a Vecino sono modelli di centrocampisti adatti al progetto futuro. Hanno identikit diversi da Cataldi e Rovella, i più svantaggiati dal cambio di allenatore. Erano registi di Sarri, sono diventati comparse. Sulle fasce Marusic è essenziale, Lazzari è in conto. Hysaj e Pellegrini non sono nelle stesse condizioni.
Castellanos non si lascia toccare davanti, la società è convinta che ripagherà con i gol l’investimento. Ciro adesso penserebbe più a restare che ad andarsene. Zaccagni è blindato, ma spera di tornare ad attaccare. Luis Alberto non ha offerte. Felipe è già del Palmeiras. Senza posto Isaksen, i test hanno fallito. Pedro è più fuori che dentro, ma andrà via solo se il club troverà un accordo per l’uscita. Sono tutte indicazioni tecniche, da confrontare con le idee e i conti dell’azienda
